Giampietro Lionetti è il nuovo questore di Brindisi

BRINDISI- Giampietro Lionetti è il nuovo questore di Brindisi. Ha assunto ufficialmente il comando della Questura di Brindisi Giampietro Lionetti. Originario di Cirò Marina, classe 1968, il nuovo questore ha alle spalle una lunga carriera. Da circa 19 anni ha iniziato un importante percorso in materia di “Polizia di Prevenzione” maturando una conoscenza non comune delle dinamiche: dell’antagonismo (movimenti extraparlamentari) sia di estrema destra che di estrema sinistra, del fenomeno delle tifoserie più violente, delle realtà anarco-insurrezionalista, fino ad arrivare alle derive eversive e/o di matrice terroristica, nazionale ed internazionale. Tra i molteplici scenari fronteggiati nella più recente attualità, si richiamano: le importanti proteste No Tav, No Vax e No Green Pass: le prime sviluppatesi come noto in Val di Susa contro la costruzione dell’infrastruttura ferroviaria Torino Lione, le altre sviluppatesi in diverse province italiane ma in particolare nella Capitale durante l’emergenza pandemica; si richiamano inoltre le più critiche vertenze occupazionali nazionali quali quella indetta dalla categoria dei tassisti nel centro della Capitale a ridosso delle sedi istituzionali e la protesta posta in atto dalla galassia anarchica contro il regime del c.d. carcere duro. Va sottolineata anche la tradizionale attività posta in essere per la gestione delle dinamiche intranee alla galassia dei movimenti romani per il “diritto all’abitare”, negli anni protagonisti di gravi turbative di piazza ed oggetto di un’opera di normalizzazione negli ultimi anni, che in alcuni casi ha consentito altresì la liberazione tempestiva di immobili occupati senza titolo da masse critiche di centinaia di soggetti italiani e di origine extra comunitaria, senza dover ricorrere all’intervento coattivo.

Lionetti subentra al dottor Annino Gargano ora impegnato a Messina, territorio caldo che nei prossimi mesi sarà alle prese con la realizzazione di uno dei più grandi investimenti infrastrutturali degli ultimi anni in Italia. L’attenzione su Messina è alta con lo stanziamento di oltre 12 miliardi di euro per la costruzione dello Stretto, intorno al quale girano numerosi interessi e si teme possibili infiltrazioni. Da non trascurare il controllo dell’ordine pubblico con gruppi e movimenti in conflitto contro la realizzazione dell’opera e gli espropri.

BrindisiOggi

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