INTERVENTO (di Antonio Macchia, segretario generale Cgil Brindisi) Il dramma di Giulia Cecchettin, in queste ore, anziché spingere tutti ad una seria ed attenta riflessione, sta offrendo spunti di inaudita barbarie di cui avremmo fatto tutti volentieri a meno. Alla Cgil non interessa la querelle superficiale e spesso distorta di un fenomeno che è di una complessità tale da non poter essere ridotto – come al contrario purtroppo sta accadendo – a una escalation di chiacchiere da bar, esibizioni di machismo, o di becere congetture o espressioni infelici e deliranti. Quello su cui invitiamo tutti a riflettere è un dato agghiacciante: ogni tre giorni in questo paese c’è una donna vittima di femminicidio, solo quest’anno le vittime in Italia sono state 105. E’ questo dato ignobile che bisogna tenere presente cercando di cancellarlo con un impegno quotidiano in ogni contesto familiare, sociale, politico. Facciamo nostro il grido di tante nostre madri, sorelle, mogli, figlie: <Non una di meno!>. Fermiamo questa mattanza.
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