Transizione energetica, sit in dei sindacati davanti al Ministero: “Enel presenti il nuovo Piano Industriale”

BRINDISI- Le organizzazioni sindacali di categoria FILCTEM CGIL, FLAEI CISL UILTEC UIL, in occasione del previsto incontro interministeriale del Comitato per il Coordinamento della riconversione della centrale di Cerano a Brindisi, convocato per il prossimo 9 novembre 2023 a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, organizzano un Sit-in dei lavoratori nei pressi della sede ministeriale. I Sindacati del comparto elettrico arrivano a Roma con chiare rivendicazioni unitarie dei lavoratori. Il Governo deve chiedere a TERNA, gestore della Rete Elettrica Nazionale in Alta tensione, di aggiornare le valutazioni sullo stato degli impianti della transizione energetica e sulla garanzia del servizio elettrico per il Paese, confermando le necessità decretate con il PNIEC, di dotare il Polo Elettrico di Brindisi, di un impianto di produzione a gas, di lanciare le previste aste del mercato della capacità, ciò, anche, per togliere l’alibi a ENEL che oggi non vuole più sostenere quell’importante investimento per Brindisi, allo stesso tempo riportare in regime di essenzialità l’impianto a carbone, fino a realizzazione e messa in servizio dei Cicli Combinati. Serve per Brindisi rivendicare in maniera unanime impegni industriali sul previsto impianto a ciclo combinato a gas, integrandolo con impianti di energie rinnovabili, accumulo e idrogeno verde, rilanciare per dare gambe all’annunciato progetto di ENEL Logistic sulla logistica portuale. Se si permette a ENEL di non investire in maniera significativa e garantire i conseguenti livelli occupazionali dei lavoratori diretti e dell’indotto della Centrale di Produzione a Cerano, ENEL realizzerà l’intendimento che sta ricercando abbandonare completamente il Sud dell’Italia, ad eccezione della Sicilia. Per Brindisi servono chiari ed esigibili impegni di spesa che ENEL deve prevedere nel nuovo Piano Industriale annunciato per il mese di novembre, ricercando l’utilizzo dei previsti Fondi del PNRR per la transizione ecologica, che va resa equa e socialmente sostenibile nel mondo del lavoro  senza creare disastri a livello occupazionale tra gli attuali occupati diretti e per l’indotto. Su queste rivendicazioni FILCTEM CGIL – FLAEI CISL – UILTEC UIL, avendo avuto modo di illustrare le proprie posizioni in alcuni specifici incontri, fanno appello, alle Istituzioni Regione Puglia, Provincia e Comune di Brindisi, convocati in sede interministeriale, a rinforzare in sede di incontro le rivendicazioni per sostenere la necessità di nuovi investimenti per la realtà industriale di Brindisi. Un tavolo interministeriale, quello sulla decarbonizzazione, che deve necessariamente portare risposte, su queste tematiche, ma allo stesso tempo estendersi in altri settori industriali di Brindisi, per arrivare ad una pronta convocazione, del tavolo richiesto dal Sindacato sulla chimica, serve ed è necessario arrivare a discutere immediatamente, anche, per quel settore e porre le basi per un Accordo di Programma di rilancio sostenibile dell’intero settore industriale del territorio. Il Governo deve impegnarsi affinché nessun player industriale presente oggi a Brindisi, possa prospettare solo chiusure di impianti e sentirsi libero di abbandonare, lavoratori diretti e dell’appalto, piccole e medie imprese del nostro territorio, che tanto ha dato negli anni in termini di importanti produzioni in settori strategici dell’economia del Paese.

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