BRINDISI- Biblioteca provinciale di Brindisi, dal 10 luglio ad oggi registrate oltre mille presenze e quasi 400 nuovi iscritti. Gli studenti brindisini hanno dovuto attendere sette anni per riavere a disposizione la biblioteca provinciale ma una volta riaperta non hanno esitato, pur essendo estate, a sedere tra i banchi e nelle sale tirate a lucido. Era novembre del 2016 quando a causa di un principio di incendio la biblioteca in viale Commenda a Brindisi era stata chiusa, sembrava un problema di facile soluzione ma poi il tempo è trascorso, anche troppo, ed ai problemi strutturali si sono sommati quelli burocratici , nel frattempo i ragazzi restavano orfani di un luogo dove studiare e consultare libri. In particolare i problemi erano sorti in merito alla gestione finita al centro di un tira e molla tra enti, per la precisione tra la Regione Puglia e la Provincia. L’accordo tra questi enti è stato poi raggiunto solo nel 2018, a due anni dalla chiusura. Da un lato la Regione come titolare del Polo Bibliomuseale e dall’altro la Provincia come ente gestore. Era il 4 giugno 2021 quando la Regione comunicava di aver chiuso l’accordo ed era anche il momento in cui partivano i lavoro di ristrutturazione. L’intervento, era stato predisposto in due step per un investimento totale, in infrastrutture e servizi , di oltre 2 milioni di euro. La prima azione, a cura della Sezione Provveditorato della Regione Puglia, prevedeva un investimento di 300 mila euro per il recupero della Biblioteca dei Ragazzi. La seconda azione, a regia Provinciale, era stata finanziata da Regione Puglia nell’ambito del Programma Community Library e prevedeva un investimento di poco meno di 2 milioni di euro. I competenti uffici della Provincia di Brindisi già nella primavera del 2018 avevano avviato l’iter amministrativo per l’affidamento dei lavori che dovevano, per l’appunto, essere cantierizzati entro il mese di ottobre 2018. Il contratto per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione proprio dell’edificio principale era stato siglato il 21 novembre dello stesso anno. I lavori, che riguardano la ristrutturazione del piano terra e del primo piano, erano stati aggiudicati, attraverso apposita gara d’appalto predisposta dalla Stazione Unica Appaltante (SUA) della Provincia di Brindisi e sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, alla Edil Costruzioni di Santa Cesaria Terme, per un importo di 535.849,21 euro, su base d’asta di 605 mila euro. Alla gara d’appalto avevano preso parte cinque aziende. Dal momento della consegna dei lavori, l’azienda aggiudicataria aveva tempo 240 giorni per terminare i lavori. Da allora ne era passata di “acqua sotto i ponti” e se il pian terreno e il primo piano erano stati ristrutturati nulla si era fatto per il terzo piano, quello dove un tempo gli ragazzi si ritrovavano a studiare il pomeriggio e dove era possibile consultare e prendere in prestito i libri, era rimasto chiuso. Il soffitto è puntellato e i preziosi volumi erano stati in parte portati in un garage, altri lasciati sugli scaffali tra la polvere. Eppure all’epoca sarebbero bastati solo 25mila euro per riparare l’impianto elettrico che aveva provocato un corto circuito ad una plafoniera del secondo piano della biblioteca provinciale. Ma dopo la legge Delrio il settore Cultura, che prima era di competenza della Provincia, era passata in capo alla Regione con il trasferimento dei dipendenti, almeno quelli rimasti. Qualche anno fa è stata riaperta la biblioteca dei bambini mentre finalmente il 10 luglio scorso è stata riaperta la biblioteca per gli adulti oggi chiamata “MediaPorto”. Le sale colorate, le postazioni digitali hanno decisamente reso l’ambiente più moderno e meno austero rispetto al passato, non particolarmente ideale per i nostalgici del cartaceo e della biblioteca intesa nel senso più tradizionale che ci possa essere, ma ai ragazzi piace e anche tanto. Al momento sono disponibili solo il pian terreno e il primo piano con circa 70 posti a sedere intorno ai tavoli, più le sedute in poltrona e quelle intorno alla caffetteria già allestita ma non ancora operativa. Tantissime le novità a partire dalle postazioni tecnologiche allestite con grandi tablet che consentono la ricerca dei libri o la consultazione di quasi 7300 testate giornalistiche in tutte le lingue del mondo. Non solo. “Il patrimonio è cresciuto in questi anni per effetto del decreto Franceschini, fondi extra per acquistare libri, ma c’è più cartaceo di prima perché ci sono gli scaffali aperti sul tipo classico delle biblioteche anglosassoni, per cui l’utente può andare a scaffale vedere il suo campo di interesse, scegliere il libro che vuole, consultarlo e rimetterlo a posto e così via- spiega Evy Galiano dipendente del Polo Biblomuseale- Il prestito funziona come prima ma va ricercato sul catalogo on line piuttosto che sui vecchi schedari cartacei. E poi c’è la lettura dei giornali sui tablet grandi, vi sono 7200 testate in tutte le lingue e in tutti gli argomenti immaginabili e tra poco avremo anche le edizioni cartacee, quotidiani e riviste di maggior utilizzo per chi non avesse dimestichezza con il digitale. Numeri che ci rendono felici e che ci fa capire quanto la città avesse voglia di biblioteca”. Alcuni dei dati più interessanti sono proprio quelli legati alle nuove iscrizioni e alle presenze. Dal 10 luglio scorso si registrano 381 nuove iscrizioni di cui 140 studenti universitari e 116 studenti medi, il resto divisi nelle vari categorie . Mentre le presenze sino ad oggi sono state complessivamente 1111 , di cui 382 a luglio e 729 ad agosto non tralasciando che la settimana di ferragosto la biblioteca era chiusa.
“Abbiamo riaperto in estate, un periodo durante il quale notoriamente la gente va in vacanza , è al mare – dice Evy Galiano- eppure si registrano numeri eccellenti nelle presenze. Circa 400 nuovi utenti , gente che non era mai venuta in biblioteca , che si è registrata per la prima volta e che adesso la frequenta. C’è da registrare che sono già diversi giorni che occupiamo tutti i posti a disposizione per cui poi facciamo accomodare la gente giù nel foyer persino il tavolo della caffetteria. Ma poi ci sono anche semplici cittadini che magari non hanno dimestichezza con internet e che si recano in biblioteca per consultare libri di loro interesse. Singolare il caso di una signora che viene ogni mattina , si guarda il suo libro di cucina prende ispirazione e poi dice: adesso vado a fare la spesa. Qui registriamo anche queste cose”.
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