INTERVENTO/ “Il serbatoio GNL di Brindisi è una cosa utile, funzionale ad ottenere ambiente pulito, benessere e pure pace. Non esiste alcuna possibilità, dunque, di approfittare di un dibattito sul procedimento amministrativo e sulle eventuali variazioni progettuali non autorizzate e da respingere, per far diventare l’impianto una soluzione tecnologica sgradita. Contrasteremo, dunque, ogni atteggiamento politico e scientifico diretto alla disinformazione per fini opportunistici, che finisce per diventare sostegno e fiancheggiamento a politiche fortemente inquinanti, in una città – Brindisi – in passato saccheggiata e solo oggi individuata a sede d’investimenti industriali puliti.
E chiunque volesse contestare l’impianto per tornare indietro nella decisione, non può agire individuando nel ridotto comunale il campo di battaglia ma rivolgersi – con coraggio (se c’è) e senza l’ambiguità da galleggiatori del tengo famiglia – agli enti con voce in capitolo, ossia il Governo, la Regione e l’Autorità portuale, e ai partiti e sindacati nazionali che sostengono le soluzioni di transizione ecologica.
Il serbatoio GNL non è il campo di rivincita delle appena celebrate elezioni amministrative, scelto per il timore reverenziale di rivolgersi agli interlocutori veri: chi ha qualcosa da contestare sappia che deve prioritariamente chiamare in causa, ognuno per le fasi su cui ha avuto competenze o per le quali ha offerto sostegno, Draghi, Meloni, Conte, Emiliano, Letta, Salvini, Tajani, Calenda, Renzi, Schlein, Landini, Sbarra, Bombardieri, Bonomi, ai parlamentari di tutti i partiti, ai consiglieri regionali di tutti i partiti, agli enti di ricerca, università e importanti associazioni ambientaliste (Legambiente).
Noi difenderemo l’autorizzazione rilasciata e le opinioni di sostegno alla transizione ecologica, quindi all’impianto GNL di Brindisi. E queste opinioni di sostegno – lo ripetiamo al miglior sordo che non volesse sentite – sono quelle di Draghi, Meloni, Conte, Emiliano, Letta, Salvini, Tajani, Calenda, Renzi, Schlein, Landini, Sbarra, Bombardieri, Bonomi, dei parlamentari di tutti i partiti, dei consiglieri regionali di tutti i partiti, degli enti di ricerca, università e importanti associazioni ambientaliste (Legambiente).”
Fabiano Amati
Consigliere e commissario regionale di Azione
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