BRINDISI- Sanità al collasso, Amati :” Abbiamo bisogno dell’AziendaZero”. Il consigliere regionale Fabiano Amati , ancora una volta , punta i riflettori sulle criticità della sanità brindisina. “La sanità di Brindisi è in panne. L’UTIN del Perrino è inattiva da settimane, perché non svolge le funzioni proprie di assistenza e cura dei casi critici, l’attività di pediatria di Francavilla Fontana è quasi sospesa e quella di chirurgia del Perrino è in stato critico. A tutto ciò si aggiunge l’inattività di chirurgia di Ostuni e grandi rischi per altre unità operative. Questi sono i fatti, su cui le parole roboanti – programmazione, piani speciali, responsabilità ecc.. – non sono in grado di generare effetti- dice- E mentre tutto ciò accade, si registrano ogni giorno tentativi di assunzione di medici in servizio a Brindisi da parte di altre Asl, perché in Puglia tutte le Asl possono bandire concorsi per sottrarsi reciprocamente personale: una modalità utilizzata, insomma, per aggirare i nulla osta in materia di mobilità. Un’ennesima prova di ciò riguarda propria la UTIN del Perrino, su cui nelle scorse ore si è sventato un tentativo della Asl di Lecce di scorrere una graduatoria aziendale e così facendo sottrarre due medici attualmente in servizio a Brindisi. Ma si può procedere così?”.
“Non so più come dirlo. Il problema non può essere risolto dai manager di Brindisi, attuali o futuri, ma solo da una forte decisione politica diretta a dare alla Puglia una gestione unitaria del personale: in una parola, AziendaZero- aggiunge- Questa è l’unica soluzione concreta. Abbiamo la necessità di accentrare le funzioni di reclutamento e gestione del personale in un’unica Azienda, così da poter sopperire a tutte le esigenze, senza creare scompensi. Senza AziendaZero non può esistere un servizio sanitario regionale, costruito su un sistema di unità operative distribuite su scala pugliese e non sul ridotto delle singole aziende provinciali”.
BrindisiOggi
la sanità al collasso non è solo in provincia di Brindisi ma in tutta la Regione Puglia,personalmente per avere una visita cardiologica dopo quattro mesi non è stato possibile in tutta la Regione Puglia è vergognoso.