INTERVENTO/ La Funzione Pubblica CGIL di Brindisi non può accettare passivamente che la ASL BR rischi l’estinzione, a causa di scelte strategiche gestionali consolidatesi negli anni tali da traguardare l’obiettivo di far fagocitare il sistema sanitario della nostra provincia da altre Aziende Sanitarie, o nelle migliori delle ipotesi – come già in parte sta accadendo – trasformare la stessa ASL in una sorta di dependance di altre aziende provinciali.
Ma il fatto più inquietante è che la “debolezza provocata” del sistema sanitario pubblico, rischia di essere affidata al solo mercato, in una condizione di privatismo strisciante che non ha precedenti nella storia del Servizio Sanitario Pubblico nella nostra provincia. Perché di questo si tratta!
Come altrimenti considerare il fatto che i cittadini non possono curarsi a causa delle liste d’attesa troppo lunghe o bloccate salvo poi avere immediatamente la prenotazione quando si accede in regime privatistico ospedaliero attraverso ricorrendo all’attività intramoenia? come considerare il fatto che il Piano di Riordino della Provincia di Brindisi, nonostante abbia il rapporto in termini percentuali più basso della Puglia ( 2, 7 per mille abitanti contro i 3,4 regionale e 3,7 nazionale), non è mai stato completato atteso che non sono stati circa 100 posti letto ed ora si chiudono addirittura altri reparti? Come mai ASL e Regione si dicono impossibilitati ad assumere medici a causa di una conclamata carenza, senza tuttavia fare una verifica del motivo invece che li porta a scappare dalla ASL BR per lavorare altrove, ma nulla dicono sul fatto che non assumono personale di comparto pur essendoci graduatori disponibili, nonostante la carenza strutturale di organico? Come mai non si parla delle opere ferme tanto col rischio di far perdere i finanziamenti già ottenuti? Come mai in questi giorni di caldo afoso in alcuni reparti non funzionano gli impianti di climatizzazione mettendo a serio rischio la salute dei Lavoratori e soprattutto dei pazienti più fragili? I nostri “come mai …” potrebbero continuare all’infinito per descrivere un sistema ormai fuori controllo.
Da settimane, osserviamo – tra l’altro – a decisioni unilaterali da parte della ASL BR che interessano macro – strutture in totale dispregio delle prerogative sindacali riconosciute dal CCNL e dalle Leggi vigenti che ricordano “tempi storici” poco edificanti per il nostro Paese.
Ed ancora, le OOSS apprendono a posteriori di chiusure di reparti chirurgici complessi e servizi, di modifiche organizzative/gestionali, di mobilità involontaria del personale dipendente senza poter essere parte attiva di confronto.
In definitiva, la FP CGIL fa rilevare alla ASL BR che occorre immediatamente ripristinare una gestione aziendale che sia rispettosa del CCNL, delle Leggi e del dettato Costituzionale in materia di esercizio dell’attività sindacale, consigliando quindi di non adottare nuovi atti amministrativi di siffatta natura eludendo il confronto con le Parti Sociali. Per quanto attiene invece i precedenti provvedimenti unilaterali sopra evidenziati, essendosi già consumato un comportamento illegittimo lesivo delle prerogative sindacali, oltre che aver depotenziato in modo grave il sistema sanitario pubblico, si preannuncia il ricorso di cui all’art. 28 L.300 Statuto dei Lavoratori.
La Segretario Provinciale
Chiara Cleopazzo
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