BRINDISI- Sanità brindisina in ginocchio, il commissario della Asl ammette la crisi: “C’è bisogno di soluzioni straordinarie”. A seguito della conferenza dei sindaci della provincia di Brindisi sulle difficoltà delle strutture ospedaliere il commissario straordinario della Asl di Brindisi, Giovanni Gorgoni ha detto: “La carenza di professionisti, progressivamente aggravata negli ultimi 5 anni con una riduzione complessiva del 2% su tutte le figure sta determinando situazioni critiche in almeno sette reparti degli ospedali brindisini a causa della carenza di dirigenti medici che rispetto al 2019 hanno registrato una flessione di oltre 100 unità (-15%): Chirurgia generale (-27%), Ostetricia-Ginecologia(-24%), Ortopedia (-31%) Terapia intensiva neonatale (-36%), Radiodiagnostica (-8%), Cardiologia (-11%), Pronto Soccorso(-75%). Ma non solo: mancano anche dirigenti medici di direzione ospedaliera e i dirigenti medici territoriali nei distretti sociosanitari; in quest’ultimo caso rispetto al 2019, sono diminuiti del 65% , e ricordo che è proprio a queste figure che sarà affidata la sanità territoriale del futuro. Il tutto poi va inserito in un contesto nazionale già fortemente compromesso, e per la prima volta senza sostanziali differenze fra nord e sud. Questo significa che non possiamo attingere risorse da altre regioni, anche quelle più finanziate ed attrezzate. Situazioni eccezionali come queste richiedono soluzioni speciali, con il ri-orientamento provvisorio dell’offerta dei tre ospedali, la specializzazione di ciascuno di essi e l’impiego sinergico di tutte le equipe di una stessa specialità clinica come fosse un pool unico di professionisti almeno sino a quando non si riuscirà ad avere un respiro maggiore.”
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