BRINDISI- Chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia , la Asl di Brindisi cerca medici. E’ stato pubblicato il bando di manifestazione pubblica per la ricerca di personale medico a tempo determinato da impiegare presso l’ospedale di Francavilla Fontana dove la settimana scorsa sono stati bloccati i ricoveri in Ostetricia e Ginecologia. La Asl di Brindisi scrive : “Avviso pubblico di manifestazione d’interesse per personale medico collocato in quiescenza, per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo, con durata non superiore a sei mesi, e comunque entro il termine del 31.12.2023, per le esigenze delle UU.OO.CC. di Ostetricia e Ginecologia”. Francavilla Fontana non solo perde Ostetricia e Ginecologia ma anche il punto nascita che viene centralizzato presso l’ospedale Perrino di Brindisi, rimasto unico riferimento per l’intera provincia di 400mila abitanti. Il provvedimento è stato adottato venerdì mattina con effetto immediato dal commissario straordinario della Asl, Giovanni Gorgoni, che ha inviato la comunicazione al direttore vicario del reparto francavillese e per conoscenza anche al presidente della Regione Puglia , Michele Emiliano. Nella nota scrive: “vista la grave carenza di personale medico aggravata dalle dimissioni di diverse unità….visto l’appello formalizzato dalla regione Puglia di richiesta di disponibilità di Dirigenti Medici Ginecologi , al momento senza esito….vista la nota del Direttore medico che sottolinea “una esposizione a rischio clinico” per impossibilità a garantire la guardia e la doppia reperibilità notturna e che per tanto propone di sospendere i ricoveri….si dispone il blocco dei ricoveri con decorrenza immediata e la centralizzazione e delle emergenze presso l’Ospedale Perrino”. La Asl poi sottolinea che la sospensione è solo temporanea: sono infatti in corso procedure concorsuali e procedure straordinarie finalizzate alla riapertura del punto nascita del Camberlingo nel più breve tempo possibile. Stando alla nota di Gorgoni il provvedimento, allo stato attuale , è valido sino al 15 maggio prossimo, tutto questo nella speranza che qualcuno risponda all’appello della Asl e le vacanze delle figure sanitarie vengano quanto prima colmate.“Il management aziendale, pur consapevole del disagio causato a molte pazienti, è costretto a questa decisione per non esporle a rischi derivanti da insufficienti condizioni di sicurezza clinica e organizzativa- dice la Asl di Brindisi in una nota- Si tratta di una decisione faticosa, arrivata dopo aver provato nell’ultimo mese ad evitarla con tutti i mezzi possibili che leggi e disponibilità del mercato del lavoro consentono. Resta fermo l’impegno di riattivare l’attività ordinaria di ricovero in un presidio a servizio di un vasto bacino di utenza non appena questo sarà possibile, sempre garantendo qualità, efficienza e soprattutto sicurezza”.
BrindisiOggi
Questi sono i risultati di una gestione scriteriata della sanità pubblica, dei tagli economici senza criteri giustificabili, e della irresponsabilità a tutti i livelli sia nazionali regionali e comunali. Aur