Piscina riabilitativa Palaia, ci sono problemi strutturali, disposta la chiusura

BRINDISI-  Piscina comunale  riabilitativa Palaia di Brindisi, ci sono problemi strutturali, disposta la chiusura. Travi danneggiate e problemi di staticità strutturale, i vigili del fuoco del Comando provinciale di Brindisi dispongono il divieto di utilizzo dell’intera struttura. La piscina comunale Palaia, una delle ultime rimaste attive negli ultimi anni in città è stata chiusa sino a quando non si provvederà ad effettuare tutti gli interventi necessari a garantirne la sicurezza. “Una trave di legno lamellare della copertura del corpo di fabbrica centrale  di circa 600 mq, in pratica l’area piscina, risultata parzialmente danneggiata in corrispondenza dell’appoggio sul muro perimetrale- scrivono i vigili del fuoco nella loro relazione- presumibilmente per difetti di manutenzione, infiltrazione di acque meteoriche  e vetustà, che hanno generato lesioni fisiche legate al degrado strutturale esteso in particolare alla parte esterna di tutte le travi portanti in legno lamellare di sostegno della copertura dei quattro annessi facenti parti della struttura, con distacchi di piccoli frammenti di intonaco soprattutto in corrispondenza della trave maggiormente ammalorata che per altro presentava un abbassamento rispetto al piano di riferimento del tetto di alcuni centimetri”. La struttura di proprietà del Comune di Brindisi ma gestita da Vincenzo Palaia, amministratore unico della Società Palaia Sport Medicine. E’ stato proprio quest’ultimo ad allertare i vigili del fuoco. La città di Brindisi, quindi, seppur temporaneamente, perde un’altra struttura sportiva.  Chiunque voglia praticare nuoto o abbia bisogno di terapie riabilitative da svolgere all’interno di una vasca deve rivolgersi a strutture private, tradotto andare fuori città. Tutto questo perché allo stato attuale il Comune non disponibilità di altri impianti.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Credo che anche quella gestita dal dottor palaia fosse privata ed anche abbastanza onerosa. Comunque basta vedere su internet e ci si accorge che non è l’unica in città

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