D’estate bagnino, l’inverno sfida il freddo della Siberia: l’impresa di Davide

BRINDISI- Mancina decine di chilometri correndo anche con temperature molto rigide, Davide Cervellera , 34 anni di Latiano, è uno di quegli atleti che amano lo sport e per praticarlo non rinuncia neppure se la colonnina di mercurio raggiunge i meno 27 gradi. E’ questa infatti l’ultima impresa del giovane bagnino di Torre Canne, che lavora sotto il sole ma ama il freddo. Davide appassionato di corsa  ha messo a segno ultima impresa sportiva in Russia sui monti intorno alla città di Krasnoyarsk, sfidando la gelida Siberia. La passione di Davide nasce quando era ancora tra i banche di scuola, ha cominciato a correre quando era ancora un adolescente e da lì non si è più fermato. “Frequentavo le scuole medie e già avevo la passione per la corsa fino a quando non mi sono iscritto all’Atletica Latiano- racconta-  Mi piace partecipare alle  gare di montagna, le trail e utlra trail. Lo scorso anno  ne ho fatte tante in lunga distanza, parecchie  ore senza fermarmi, giusto  piccoli ristori”. Ma quello che stupisce di questo giovane è lui pur essendo nato in una terra dove il mare e il sole sono le caratteristiche principali e dove tra l’altro l’estate fa il bagnino, lui ama il freddo.

“Partecipo a gare lunghe dai 30 ai 120 chilometri e le mie preferite sono quelle con percorsi complessi, in montagna, al freddo- dice- Lo scorso anno sono stato anche sorteggiato per la ultra trail del monte Bianco, una gara molto famosa, ma siccome  era fine agosto e tutta l’estate avevo lavorato come bagnino alle terme di Torre Canne , ero un po’ stanco e non sono riuscito a finirla per la stanchezza. Però dopo un po’  mi sono lanciato  in un’altra gara che mi piaceva ma molto più lunga: 174 chilometri ultra trail Adamello. L’ho finita in quasi due giorni, 52 ore e mezza con le soste su brandine dai 10 ai 15 minuti. A me piace tanto il freddo, sono caloroso, mi piace il freddo e soffro il caldo, ecco perché mi piacciano queste gare fredde”.  E la vita è fatta anche di coincidenze, perché Davide che ama tanto il freddo ha finito per sposare una donna di origine russa che gli ha dato l’opportunità di partecipare a due gare mai si sarebbe aspettato di fare nella vita.

“Nel 2019 in spiaggia ho conosciuto mia moglie Tatiana , io lavoravo come bagnino e lei era con un gruppo di pellegrini , alloggiava al San Nicola di Bari dove c’è una chiesa ortodossa che ospita i turisti russi che amano la cultura italiana- racconta Davide- Tatiana stava seguendo un percorso partendo da Milano e toccando diverse altre città italiane. Come ultima tappa c’era Bari.

Io dovevo andare a trovarla in Russia l’anno successivo ma poi è scoppiato il Covid.  E’ stata lei , poi a riuscire a venire , ci siamo frequentati e  lo scorso anno ad Aprile  ci siamo sposati”. Proprio attraverso Tatiana Davide qualche mese fa è stato in Russia.

 “La mia famiglia ha  un frantoio oleario, io ci lavoro due mesi l’anno, durante il periodo invernale,   e poi l’estate sono in spiaggia- dice- Siccome ero libero in questi mesi ho approfittato per andare a trovare i suoi genitori in Russia e conoscere meglio il suo paese. E’ stato molto interessante. La famiglia di Tatiana abita in una piccola cittadina circondata dalle montagne. Quando sono arrivato lì ho fatto un po’ di uscite . Ovviamente mi sono equipaggiato bene, dotandomi di tutta l’attrezzatura necessaria per partecipare a queste gare sotto zero, le cool runnings. Ero curioso di misurarmi , di affrontare una nuova sfida. Dapprima ho provato ad allenarmi in un bosco comunale che c’era lì  e mi sono trovato bene. Così mi sono chiesto se ci fossero delle gare a cui partecipare anche se non parlavo il russo. Mia moglie mi ha aiutato e mi ha spiegato che c’erano due gare molto interessanti che facevano lì in quel periodo. Quindi ho avuto il piacere di scoprire che oltre ad esserci dei posti bellissimi è anche possibile partecipare a queste gare fatte di salite e discese, proprio come piacciono a me”.

Le gare in alta montagna sono piuttosto frequenti in Russia nonostante le temperature rigide  molti appassionati amano misurarsi e sfidare la natura in percorsi anche rischiosi. “In particolare questa gara consisteva nel fare cinque percorsi e raggiungere cinque vette diverse, con nomi diversi- dice Davide- Si partiva e si sceglieva il percorso che volevi fare, si arrivava su e le salite erano ripide e con la neve. Per fortuna ero attrezzato , avevo dei ramponcini che si mettono sotto le scarpe per evitare di scivolare sul ghiaccio e che mi hanno aiutato a salire altrimenti rischiavo facilmente di cadere giù. Quindi arrivavi sopra ti davano un braccialetto colorato che dovevo portare con me facendo la strada a ritroso fino alla linea di partenza. Per scendere giù e fare al contrario questa salita era ripidissimo, c’era neve e ghiaccio, non riuscivi a correre, si scivolava giù con il sedere. Nonostante tutto mi sono divertito.  Erano 18 chilometri e 1400 di dislivello e sono riuscito a portarla a termine in tre ore. L’unica cosa difficile è che era il giorno più freddo della mia permanenza, c’erano in media meno 27 gradi, faceva veramente freddo , se eri in movimento in qualche modo con il tuo stesso calore stavi bene ma se ti fermavi erano guai, potevi rischiare di congelarti. Però era tutto ben organizzato, c’erano persino i rifugi caldi, i ristori. Poi ho partecipato anche alla 47 chilometri , ed era un percorso bello, suggestivo e siamo passati davanti ad una diga famosa della Russia presente nella banconota da dieci rubli e un ponte ad arco sul fiume Yenisei a Krasnoyarsk. La gara non era molto fredda, la temperatura era sotto lo zero ma non di molto. Siamo partiti la mattina e sono arrivato al tramonto, giusto giusto prima che facesse buio. Ci ho messo circa sette ore e mezza. Ho provato il piacere di fare le gare che amo di più, nonostante fossi lì per conoscere la famiglia di Tatiana”. Le gare in Russia sono state una vera e propria impresa ma Davide sta già programmando la prossima sfida. “Io mi sono iscritto ad una gara che faranno a Cortina D’Ampezzo- dice- sono circa 120 chilometri che si chiama la Luit e la faranno verso fine giugno e quindi ora devo per allenarmi farò qualche altra gara di 50 chilometri, in ogni caso mi allenerò o in Basilicata oppure in Puglia sulle colline di Cisternino o Ostuni dove c’è un boschetto abbastanza tecnico e può andare bene fare una corsa lì”.

Lucia Pezzuto per Il7Magazine

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