Due lavoratori in nero, ancora guai per il Guna beach

BRINDISI- Un nuova denuncia a carico del titolare dello stabilimento balneare Guna Beach ad Apani al confine con la riserva di Torre Guaceto. Dopo il presunto furto di energia elettrica questa volta i guai arrivano per le violazione sulle norme di sicurezza sul lavoro e per due lavoratori in nero. I carabinieri della Stazione di Brindisi Casale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro nella giornata di ieri hanno proceduto a controllare il noto lido. Nel corso delle attività sono state riscontrate violazioni alle norme sulla sicurezza sul lavoro nonché la presenza di 2 lavoratori non dichiarati. I militari hanno denunciato in stato di libertà M. D. C. e E.E.B.  entrambi brindisini di 35 anni, gestori dello stabilimento balneare.

Il lido in questione era stato già finito agli onori della cronaca per alcune segnalazioni della polizia municipale per alcuni scavi e costruzioni per i quali mancano le autorizzazioni.

Il gestore dello stabilimento balneare Massimiliano Di Cicco in quell’occasione si difese dicendo di essere in regola e lo avrebbe dimostrato, stanco e stufo di controlli continui durante i quali gli vengono constati presunti reati di ogni genere.

BrindisiOggi

4 Commenti

  1. L’estate dura soli 3 mesi e perseguitano il/i lidi giustamente, …forse. Cosa vogliamo dire invece di tutti quei negozianti e/o Bar che sfruttano le commesse tutto l’anno che lavorano 50 ore settimanali per sole 3/400 €uro al mese?
    Altro che Vergogna, CORROTTI TUTTI

  2. Anche se qualche mio predecessore, dice che si sta perseguitando sempre lo stesso, è vero, ma se è illegale è illegale. Comunque accanto al Guna c’è un altro lido che è sotto sequestro ma con “la facoltà d’uso bah?????” che ha costruito proprio sul mare ha fatto gradoni per il Bar, ha messo grossi massi a ridosso della battigia e rimosso la falesia per fare l’apertura alla spiaggia, è diventato pericolosissimo per i bagnanti, ma nessuno ha preso di petto la situazione. Deve essere tutto rimosso e ridato al mare quello che era suo.
    Speriamo che qualche persona coerente e difensore della natura prima e per la sicurezza dopo si muova subito.

  3. Che paradossi Brindisi. Si perseguitano coloro i quali vogliono migliorare la qualità della nostra terra(il Guna è una struttura da premiare), chi la deturpa invece con il veleno sulle coste sud o chi deruba le macchine dei turisti(poveracci) viene lasciato fare. Che schifo. Assessori sveglia che siamo solo l’Aeroporto di Lecce!!!!

  4. E’ sempre giusto perseguire ogni illecito soprattutto in ambito lavorativo, ma si ha l’impressione che esista un solo lido a Brindisi e forse è vero, ma se si andasse a controllare con lo stesso certosino impegno anche piu a sud ne vedremmo certo delle belle

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