LECCE– “Pantalonaia Italiana Certificata” , è partito ieri il corso di sartoria solidale rivolto a donne disoccupate e in condizione di fragilità, promosso dall’Associazione “Donne del Sud” in collaborazione con il Coordinamento PO e Politiche di Genere della UIL di Lecce e UILTEC territoriale, con il patrocinio della Provincia di Lecce, Consigliera di Parità della Provincia, Commissione provinciale Pari Opportunità e Comune di Lecce.
Il corso di sartoria, nello specifico taglio e confezione di pantaloni da donna, è finalizzato all’inserimento lavorativo di donne, italiane e straniere, in situazione di fragilità, e rappresenta il secondo step del progetto “Pantaloni e dintorni… Ricomincio da casa” a sostegno della dignità lavorativa, che coinvolge numerosi partner e Comuni della provincia.
Sono 18 le donne iscritte, alcune di diverse etnie, che a partire da domani, 7 marzo, frequenteranno le lezioni nel laboratorio sartoriale allestito in via Cesare Battisti, 49 a Lecce, dove sono già schierate le macchine da cucire acquistate dall’Associazione Donne del Sud con i proventi del tour di sfilate solidali “Volevo i pantaloni” che nei mesi passati ha fatto tappa in numerosi Comuni della provincia. Tra le adesioni raccolte ci sono anche quelle di tre uomini. La UIL di Lecce, con il Coordinamento PO e Politiche di Genere e la categoria UILTEC (Tessile, Energia, Chimica), metterà a disposizione i propri esperti per 10 ore formative sui temi del Diritto del Lavoro e della Conciliazione vita-lavoro, nonché la sala riunioni della propria sede a Lecce, in via Pietro Palumbo, 2, per lo svolgimento delle lezioni teoriche, oltre a contribuire a coprire i costi delle quote di iscrizione. “Un grazie sincero all’associazione Donne del Sud e alla Uil per questa iniziativa che offre supporto concreto a donne che vivono nel nostro territorio. Un progetto che aiuterà donne in condizione di fragilità per la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro. La Provincia sarà accanto a questo percorso, che vedrà coinvolti, tra l’altro, diversi Comuni e aziende della nostra terra, pronti a dare un sostegno concreto per favorire la dignità lavorativa delle donne”, ha dichiarato il vice presidente della Provincia di Lecce Antonio Leo. “Ancora oggi il quadro dell’occupazione femminile è agghiacciante, i numeri ci dicono che il Sud in particolare è sempre molto indietro rispetto al resto d’Italia e d’Europa: in Puglia raggiungiamo appena il 34% contro un tasso nazionale pari al 50%, mentre quello europeo raggiunge il 70%. Quindi un progetto come questo, che si rivolge essenzialmente a donne con fragilità, ma anche a coloro che hanno la necessità di conciliare tempi di vita e di lavoro, rappresenta forse un goccia nel mare, ma è sicuramente destinato a diventare qualcosa di grande, perché va incontro ai bisogni reali delle donne”, ha sottolineato la Consigliera nazionale di Parità supplente, Serenella Molendini. “Le iscrizioni sono ancora aperte e siamo pronti ad accogliere altre donne”, ha spiegato Tiziana Lezzi, fondatrice e presidente dell’Associazione Donne del Sud, che curerà il corso mettendo a disposizione la sua esperienza professionale di modellista senior e docente di Modellistica informatizzata e Tecniche sartoriali d’Alta Moda. “Altri percorsi di formazione sartoriale – ha spiegato – partiranno a breve anche nel Comune di Gagliano del Capo, dove abbiamo appena inaugurato i locali di un’altra sartoria, poi a Maglie, Minervino, Nardò e Surbo. L’obiettivo – ha ricordato – è quello di offrire, al termine del percorso formativo, possibilità concrete per approdare alla vendita e magari all’avvio di attività produttive indipendenti con portafoglio clienti”. “Mi auguro, sinceramente, che questa iniziativa possa diffondersi a macchia d’olio in tutti i Comuni del Salento, perché marginalità e disagio sociale aumentano e solo creando opportunità di lavoro inclusive forniremo la risposta strutturale necessaria a dare nuova speranza a chi è in difficoltà. La Uil è in prima linea, al fianco delle Istituzioni, per la creazione di percorsi virtuosi come questo, che possano creare una buona occupazione”, ha detto il coordinatore della UIL di Lecce, Mauro Fioretti. “Abbiamo accolto da subito con entusiasmo l’idea di collaborare a questo progetto perché offre una risposta concreta ai bisogni di donne fragili e spesso sole, che per ragioni diverse hanno dovuto affrontare periodi molto bui nella loro vita, ma sono accomunate dalla stessa voglia di riscatto”, ha sottolineato Lucia Orlando, responsabile del Coordinamento PO e Politiche di Genere della Uil provinciale, che ha introdotto l’incontro. “Aiutare le donne a professionalizzarsi e a crearsi un futuro lavorativo significa renderle libere e forti. Per questo siamo felici di mettere a disposizione le nostre competenze e l’esperienza nell’ambito del settore tessile, con l’auspicio di fornire loro solide basi per continuare su questa strada”, ha evidenziato Fabiana Signore, segretaria generale della UILTEC di Lecce. “È un’iniziativa assolutamente lodevole a favore del reinserimento lavorativo di donne fragili e dell’integrazione sociale, un’azione ancor più necessaria in un momento di profonda crisi economica che attraversa il nostro Paese e che ha in parte vanificato i progressi in precedenza ottenuti per quanto riguarda le pari opportunità. Questa è la dimostrazione che il Sindacato non si ferma agli slogan, ma affronta con una progettualità concreta l’enorme problema della disoccupazione femminile e della tutela dei diritti delle donne più in generale”, ha concluso Paola Bruno della Uil Puglia.
BrindisiOggi
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