BRINDISI- Insegnante morta dopo aver partorito due gemellini, ad un mese di distanza spunta la relazione del chirurgo che la operò dove vengono segnalati fatti gravi. Il primario di Chirurgia generale, Giuseppe Manca ha dichiarato di essere intervenuto su espressa richiesta del ginecologo in servizio in quel momento nel reparto di Ostetricia dell’ospedale Perrino, che gli aveva segnalato che “la situazione era estremamente difficoltosa e non era in grado di trattarla…'”. Nel reparto mancava il primario perchè fuori città, ed anche il suo vice, assente per malattia.
Il marito di Viviana Delego ora chiede che sia fatta chiarezza. Se in un primo momento si era convinto a non sporgere denuncia non ravvisando alcune responsabile, dopo la notizie della relazione del chirurgo non si dà pace. <Voglio che sia accertata la verità su quanto successo a mia moglie – dichiara Giacomo Cofano – Lo devo al mio dolore, ma anche a quello dei miei figli>. La donna è morta il 22 dicembre scorso al Perrino di Brindisi, qualche giorno dopo aver partorito due gemellini e dopo aver subito una isterectomia. Viviana Delego 41 anni, di Pezze Greco, ha lasciato un bimba di 6 anni e i due gemellini che cresceranno senza lei.
<Farò quello che ci sarà da fare – aggiunge marito della donna – non avevo intrapreso nulla. Stiamo solo aspettando di avere tutto in ordine, e quindi la documentazione completa. E’ mia intenzione capire come effettivamente siano andate le cose. E non solo a Brindisi, ma anche andando a ritroso, e quindi capire l’intera gravidanza. Non mi concentrò solo sulla tragedia di Brindisi. Di sicuro non escluderò nulla. Mia moglie era viva a casa, apparentemente stava bene, ed ecco che ora ho bisogno di conoscere tutto>.
Intanto arriva la precisazione della Asl: “Era un caso critico ma il ginecologo era un medico esperto”. Si riaccendono i riflettori su Viviana Delego, la donna di 41 anni di Pezze di Greco deceduta cinque giorno dopo aver dato alla luce due gemelli. In una relazione inviata alla direzione sanitaria dell’ospedale, i
<Farò quello che ci sarà da fare – aggiunge marito della donna – non avevo intrapreso nulla. Stiamo solo aspettando di avere tutto in ordine, e quindi la documentazione completa. E’ mia intenzione capire come effettivamente siano andate le cose. E non solo a Brindisi, ma anche andando a ritroso, e quindi capire l’intera gravidanza. Non mi concentrò solo sulla tragedia di Brindisi. Di sicuro non escluderò nulla. Mia moglie era viva a casa, apparentemente stava bene, ed ecco che ora ho bisogno di conoscere tutto>.
Intanto arriva la precisazione della Asl: “Era un caso critico ma il ginecologo era un medico esperto”. Si riaccendono i riflettori su Viviana Delego, la donna di 41 anni di Pezze di Greco deceduta cinque giorno dopo aver dato alla luce due gemelli. In una relazione inviata alla direzione sanitaria dell’ospedale, i
La Asl di Brindisi ha diffuso una nota con cui fa alcune precisazioni in merito a questa triste vicenda.
“In riferimento alle notizie diffuse da alcune testate, relative al decesso di una donna avvenuto nel mese di dicembre scorso all’ospedale Perrino di Brindisi, riguardanti la partecipazione del direttore della Chirurgia Generale all’intervento che si era reso necessario effettuare, si precisa che la richiesta è avvenuta da parte del ginecologo di turno considerata la complessità del caso clinico. La necessità di intervenire con una gestione chirurgica multidisciplinare si è già verificata in altre circostanze di pari gravità. Il ginecologo cui si fa riferimento, peraltro, è un professionista con trent’anni di esperienza, che ha ritenuto di agire nell’esclusivo interesse della paziente e per garantire una maggiore sicurezza.
Si fa presente, inoltre, che come previsto dalla Raccomandazione ministeriale n.6, l’unità Gestione del Rischio clinico aziendale, ha acquisito sin da subito gli atti relativi al caso e sono in corso, da parte dei medici legali dell’ufficio, tutte le valutazioni di competenza.
Si ricorda che la donna era arrivata in ospedale con il 118 già in condizioni critiche. Nella presa in carico della paziente sono state messe in atto tutte le procedure previste nel trattamento di situazioni di estrema gravità.
È facile presumere che tutto questo, a distanza di oltre un mese, possa aver riacceso un dolore immenso nella famiglia, a cui l’Azienda tutta esprime nuovamente la propria vicinanza”.
BrindisiOggi
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