BRINDISI – Oltre alla soppressione dei cinque passaggi a livello, stabilita da Rfi e dalla Provincia di Brindisi, il dialogo tra l’ente locale a l’azienda riguarda anche la chiusura di quello di via Osanna, nel capoluogo. A settembre, come aveva confermato il vice sindaco Vincenzo Ecclesie nel corso della conferenza stampa della scorsa settimana, si tornerà a discutere non solo della chiusura di via Osanna ma anche di un progetto per la realizzazione di un passaggio alternativo. Quello di una sopraelevata, che attraversava via del Lavoro, ha provocato negli anni scorsi polemiche e critiche da parte degli abitanti del quartiere Minnuta che, anche grazie ad una petizione, riuscirono a far desistere l’amministrazione comunale. Ora il tema torna attuale al punto che dal Pd, l’ex consigliere Enzo Albano ed il consigliere Antonio Monetti, hanno chiesto al sindaco Mimmo Consales di non tornare su quell’ipotesi.
“Ci auguriamo – hanno scritto in una nota Albano e Monetti – che se ne parli in termini progettuali diversi dal passato, che non venga riesumato e riproposto ancora una volta il solito vecchio progetto di cavalca ferrovia di collegamento fra la Minnuta e via Osanna, non adatto agli interessi della città, alla sua vivibilità, alle sue esigenze di mobilità e alle aspettative dei cittadini. Un progetto che avrebbe determinato una ulteriore frattura alla città, una barriera insormontabile alla mobilità pedonale fra via Provinciale per San Vito e il quartiere Cappuccini”.
La Commissione lavori pubblici del Comune di Brindisi ritenne di dover chiedere all’unanimità l’eliminazione dell’intervento dal piano triennale delle opere pubbliche e del relativo impegno di spesa, non ritenendolo né ipotizzabile né realizzabile. Ma per l’incontro in programma a settembre, Albano e Monetti hanno anche delle proposte. “La circostanza potrebbe essere utilizzata per richiamare Rete ferroviaria italiana agli impegni sottoscritti relativi alla costruzione del sottopasso carrabile di via Appia, ma anche alla realizzazione di una barriera anti rumore all’interno del tessuto urbano, a protezione degli insediamenti dei quartieri Cappuccini, Minnuta, Centro e Bozzano, per attenuare il rumore, talvolta assordante, provocato dai treni in transito”, conclude la nota.
In passato a palazzo di città circolò anche un altro progetto portato avanti dal presidente della circoscrizione Cappuccini, Giampiero Epifani per collegare i due quartieri Cappuccini- Minnuta. Questo prevede la realizzazione di un ponte pedonale che collegasse via Trento, strada dei Cappuccini dove si trovano la maggior parte delle attività commerciali, con via Tacito del quartiere Minnuta a poche centinaia di metri dall’istituto superiore Flacco. Un percorso veloce e agile per unire due punti della città, che non costava neanche molto. Se ne discusse tanto, il progetto era ben voluto anche dei residenti dei due quartieri, ma tutto rimase sulla carta.
Ora ritorna in ballo la questione alla nuova amministrazione il compito di trovare una soluzione.
Francesca Cuomo
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