Emergenza al Pronto soccorso, la Cgil: “Rossi convochi subito la conferenza dei sindaci, serve uno scatto d’orgoglio”

BRINDISI – Dopo il caos al Pronto soccorso con solo due medici di turno e 30 pazienti in sala d’attesa, la Cgil chiede al sindaco Riccardo Rossi di convocare la conferenza dei sindaci. “E’ ormai palese che le carenze organizzative della Asl Br fanno aumentare a dismisura il rischio clinico per ogni paziente che ha bisogno di cure – afferma il segretario generale della  Cgil della provincia di Brindisi, Antonio Macchia – E questo è apparso in tutta la sua evidenza mercoledì sera quando i medici hanno dovuto invocare l’intervento dei carabinieri per denunciare il fatto che non riuscivano a dare assistenza alla fiumana di gente arrivata in ospedale. Ed è morta anche una donna. Certo se dei tre ospedali esistenti sulla carta l’unico di fatto operativo è quello di Brindisi – perché quello di Ostuni e di Francavilla Fontana sono stagliati fuori – allora si intuisce la mole di lavoro che può ricadere su due soli medici in servizio.

“Tutto ciò è inaccettabile, la Costituzione italiana a Brindisi, nella Sanità è stata cancellata – aggiunge il segretario – La Camera del lavoro di Brindisi a questo andazzo non ci sta e chiama ad uno scatto di orgoglio tutte le istituzioni, la politica, il mondo dell’associazionismo, ma anche e soprattutto la cittadinanza. I brindisini, hanno un bisogno infinito di salute che purtroppo non viene soddisfatto. E’ da mesi che la Cgil denuncia tutte le disfunzioni del sistema sanitario brindisino. Dalle liste d’attesa all’edilizia residenziale, dalla sofferenza dei precari del comparto alla drammatica carenza di organici in tutti i settori. Dal mancato completamento del Piano di riordino al mancato rispetto dei Livelli essenziali di assistenza, alla medicina del territorio mai avviata e tutta una serie di altre carenze che costringono la gente o a fare viaggi della speranza – per chi può o a non curarsi più. E fanno scappare dalle strutture medici e personale sanitario costretti a turni stressanti, riposi annullati, ferie saltate sacrifici inenarrabili. Non siamo carne da macello! Né i cittadini-pazienti, né gli operatori sanitari. Spiace dover constatare tuttavia uno scollamento a volte tra il mondo delle istituzioni e della politica e la popolazione. In questa battaglia è necessario invece fare sistema”

La CGIL Brindisi chiede intanto al Sindaco Riccardo Rossi – come massimo responsabile della salute cittadina – di convocare con urgenza, senza indugi, la Conferenza dei sindaci per affrontare la lunghissima lista di problemi a cui purtroppo questa Asl Br non riesce a dare risposte.

Nei prossimi giorni il sindacato invita cittadini, istituzioni ed i lavoratori di ogni comparto a dare corso ad una grande mobilitazione popolare chiedendo alla Regione un significativo protagonismo su quanto rappresentato per toccare con mano la situazione e affrontare una volta per tutte la situazione ormai, purtroppo da Terzo Mondo, con tutto il rispetto per il Terzo Mondo. “E’ ora di mobilitarsi, tutti i brindisini sono chiamati ad uno scatto d’orgoglio ad una lotta per il loro diritto alla salute ridotto ormai solo ad un miraggio”.

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