Caos al Pronto soccorso del Perrino sommerso dai pazienti, i medici chiamano il magistrato

BRINDISI- Caos al Pronto soccorso del Perrino sommerso dai pazienti, i medici chiamano il magistrato. E’ accaduto ieri sera all’ospedale Perrino di Brindisi dove due medici, gli unici a coprire il turno nel Pronto Soccorso si sono ritrovati a doversi occupare di più di trenta pazienti, nell’impossibilità di garantire le cure di emergenza e non ricevendo altro aiuto hanno deciso di chiamare il magistrato di turno e le forze dell’ordine. I pazienti arrivavano dall’intera provincia con i mezzi del 118 e mezzi propri. Alcuni trasferiti anche dall’ospedale di Ostuni come nel caso di una donna di 70 anni arrivata al Perrino in ipoglicemia e poi deceduta in astanteria. I due medici del Pronto Soccorso erano in affanno e non riuscivano a garantire l’assistenza entro i quindici minuti , così come prevedevano i codici di accesso. Le criticità del Pronto Soccorso del Perrino sono notorie , numerose le segnalazioni anche da parte dell’Ordine dei Medici che il mese scorso ha chiesto l’intervento del Prefetto di Brindisi che a sua volta ha scritto al governo  . “Mercoledì sera i medici del pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi sono stati costretti a chiamare i carabinieri: c’erano solo due medici per assistere 30 pazienti, quasi tutti in codice arancione- ha detto l’on. Mauro D’Attis di Forza Italia- Non era possibile garantire la sicurezza dell’utenza e gli operatori hanno contattato prima il pubblico ministero di turno e poi i militari dell’Arma. È solo l’ultimo episodio che fotografa la situazione gravissima della sanità brindisina e pugliese, con problemi ormai incancreniti che la Regione Puglia non affronta e non risolve. Perciò, poiché i fondi con cui la Regione organizza il sistema sanitario sul territorio sono trasferiti dallo Stato ed il quadro è degenerato, interrogherò il ministro per chiedere un suo intervento a tutela della salute dei pugliesi e delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari, costretti a turni massacranti per garantire l’assistenza”.

BrindisiOggi

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