SAN PACRAZIO SALENTINO- Un melting-pot di culture, canti, suoni e sapori in una cittadina che per vocazione, di posizione geografica e storia locale, è sempre stata naturale crocevia delle province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Coro a Coro, progetto di recupero e valorizzazione della musica popolare del mondo in chiave femminile, domenica 13 novembre, alle 19.00, farà tappa nel Centro Polifunzionale di San Pancrazio Salentino grazie all’impegno della dinamica associazione locale Il Grano in-Festa ed il patrocinio all’evento dell’Amministrazione Comunale della città. Due ore di musica vera ed autentica per vivere «un laboratorio di canto d’insieme in continua evoluzione per donne che amano cantare musiche popolare di sperimentazione, scoprire il fascino della polifonia e la forza terapeutica del canto». Ideatrice del progetto è l’artista Rachele Andrioli che ha sapientemente miscelato tecniche innovative a partire dalla propria esperienza di viaggi, collaborazioni e incontri con altre culture fino a dare vita ad uno spettacolo in cui la tradizione pugliese incontra terre vicine e lontane.
L’evento fa da eco alla rassegna La Stanza della Tavola che per l’intera estate ha animato la cittadina brindisina. Un percorso a tappe, evento dopo evento, in preparazione all’evento conclusivo della cena di strada multietnica vissuta a fine Stagione e curata da Il Grano in-Festa assieme ai ragazzi del progetto SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione – di San Pancrazio e ad ARCI Comitato Territoriale di Brindisi fra i ritmi incalzanti ed accesi della BandAdriatica.
Il battito vitale dei tamburi sarà protagonista indiscusso anche della serata di domenica ed aggiungerà un ulteriore tassello all’alacre lavoro che l’associazione sanpacraziese sta portando avanti sul territorio e che dalla prossima estate porterà a raccogliere, concretamente e sul campo agricolo, i frutti del proprio lavoro. Un raccolto che va preparato e seminato, utilizzando le antiche sementi.
Nata nel 2020, a ridosso del lockdown Covid, l’associazione è esplosa con un dedalo di attività e proposte non appena la normativa ha permesso la ripartenza delle attività; in-festando (positivamente) una intera comunità proprio come la forza vitale del grano in-festa un campo prima incolto. Un gruppo di amici che è già di per sé esperienza di vita e che si è dato quale missione il recupero dei grani antichi nella consapevolezza che il recupero biologico sia solo una parte di un percorso di consapevolezza comunitaria più ampio fatto di memoria, ritualità e tradizione. Ingredienti indispensabili per aprirsi con fiducia al nuovo, al diverso ed all’imprevisto che caratterizza la società multiforme di oggi nelle grandi città come nei piccoli comuni di provincia.
BrindisiOggi
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