Mistero sull’omicidio di Paolo Stasi, al setaccio il cellulare e le amicizie

FRANCAVILLA FONTANA- La morte di Paolo Stati è stata una esecuzione in piena regola. Emergono dettagli sempre più inquietanti sulla uccisione del 19enne di Francavilla Fontana freddato a colpi di pistola davanti la sua abitazione in via Occhi Bianchi. In queste ore i carabinieri stanno cercando di ricostruire la vita di questo giovane e gli ultimi istanti prima dell’agguato mortale. Hanno sequestrato il cellulare del ragazzo e lo stanno passando al setaccio in cerca di qualche elemento utile.  Sotto la lente di ingrandimento anche le amicizie e le frequentazioni del ragazzo. Stando alle informazioni nelle mani degli investigatori Paolo era a casa alle 18 quando qualcuno ha citofonato, non si esclude che il ragazzo conoscesse bene il killer. Paolo avrebbe aperto il portone e sceso le scale che portano all’ingresso non sapendo di andare incontro alla morte. Chi gli stava di fronte ha puntato la pistola mirando altezza uomo. Voleva ucciderlo. Paolo dopo il primo colpo di pistola che lo ha ferito di striscio sull’addome si è girato di spalle tentando la fuga ma il colpo mortale lo ha trafitto sulla schiena non lasciandogli scampo. I vicini di casa hanno udito gli spari ed allertato le forze dell’ordine. Nel frattempo i genitori che si trovavano nell’appartamento raggiungevano il ragazzo oramai riverso per terra. E’ stato il padre Giuseppe, cameraman di professione , ad allertare i soccorsi. All’arrivo del 118 i medici hanno tentato di rianimarlo, ma per Paolo non c’era già più nulla da fare. Il giovane è deceduto davanti agli occhi increduli della famiglia. Un dolore straziante per l’intera comunità di Francavilla Fontana che ha visto strapparsi in modo così violento un giovane figlio. Paolo si era diplomato a luglio scorso, era un ragazzo tranquillo , senza grilli per la testa. Mai avuto a che fare con la legge. Insomma un bravo ragazzo. Questo rende ancora più inspiegabile quanto accaduto. Gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di video sorveglianza che si trovano nella zona sperando di poter individuare  chi alle 18 di una giornata come tante ha bussato alla porta di una famiglia per bene per ammazzare un ragazzo di soli 19 anni.

BrindisiOggi

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