BRINDISI- L’edizione italiana dei Reader Awards di Food and Travel Italia, magazine internazionale dedicato all’enogastronomia e al turismo, ha visto la riserva di Torre Guaceto conquistare il titolo di “progetto food dell’anno” con il suo modello di pesca sostenibile.
La quinta edizione dei Reader Awards, premio dell’edizione italiana della rivista Food and Travel, è sbarcata in Puglia, onorata quest’anno con l’elezione a meta turistica d’eccellenza.
Tante le personalità e le aziende impegnate nell’ambito dell’innovazione, del cibo e del turismo premiate nell’edizione 2022 della cerimonia. Tra tutte, spicca Torre Guaceto alla quale è stato assegnato il premio “progetto food dell’anno” in ragione del modello di pesca sostenibile qui ideato e condotto ormai da quasi 20 anni.
La giuria di Food and Travel Italia ha riconosciuto il valore della governance del Consorzio di gestione dell’area protetta e gli sforzi profusi dall’ente sul fronte della tutela sostenibile sia a livello ambientale, sia sociale del Parco.
Il dettaglio. Il progetto ideato dal Consorzio con il contributo dell’Università del Salento ed attualmente monitorato a livello scientifico con gli Istituti Conisma e Anton Dohrn è uno straordinario esempio di pesca sostenibile e protezione ambientale.
In passato, sino agli anni ’90, il mare di Torre Guaceto è stato meta prediletta dei pescatori che muovevano da oltre i confini della provincia brindisina per raggiungerlo e vittima dei tanti che oltre a depredarlo, danneggiavano le sue specie ed i suoi habitat con l’utilizzo di esplosivi. Vista la difficile situazione generale, appena istituito, il Consorzio ha imposto un blocco pesca al fine di studiare lo stato di salute dell’ecosistema ed elaborare un sistema utile a ripopolare le acque protette.
Così, dopo 4 anni di studio, l’ente gestore, insieme ai pescatori professionali del territorio, ha avviato un’azione pilota per riportare l’attività artigianale nell’AMP e monitorarne gli effetti. Nel 2009, al termine delle ricerche scientifiche del caso, è venuto ufficialmente alla luce il modello di pesca sostenibile di Torre Guaceto: il progetto che prevede che possano pescare nella zona più esterna del Parco solo i professionisti del posto, una volta a settimana e con rete a maglia larga.
Grazie all’applicazione di questo modello, si è registrato un incremento della popolazione ittica del 400%, un caso diventato di interesse mondiale che ha attratto studiosi provenienti sin dalla California.
Nel 2017, Slow Food ha riconosciuto il valore della buona pratica assegnandole lo status di presidio ed avviando un’importante attività per l’esportazione del modello in altre aree marine, oggi la rivista Food and Travel Italia ha coronato gli sforzi del Consorzio.
“Ringrazio i pescatori di Torre Guaceto, i veri protagonisti di questo straordinario cambio di paradigma socio-economico – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, ritirando il premio -, Un riconoscimento al processo virtuoso di un’area protetta che ha saputo ribaltare in positivo e in economia reale ciò che abitualmente è considerata una riserva: un’area che mortifica l’economia e lo sviluppo del territorio. Abbiamo creduto e dimostrato con concretezza che esistono buone pratiche che, mantenendo salda la tutela degli habitat, non scalfiscono i redditi dei piccoli operatori, anzi li incrementano. Un modello, che da oltre 10 anni a questa parte stiamo promuovendo in altre Aree Marine Protette italiane”.
BrindisiOggi
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