Deposito Gnl di Edison, il Pd: “Eramo contrari solo al sito, ora di discuta seriamente del porto”

BRINDISI – Il Partito democratico interviene dopo il via libera della giunta regionale al progetto di Edison per la realizzazione di un deposito di Gnl a Costa Morena nel porto di Brindisi. Progetto al quale si era opposto il sindaco Riccardo Rossi chiedendo e non ottenendo un cambio di localizzazione. Ieri è arrivato il via libera di Michele Emiliano e la sua giunta.
Questa la nota del Pd, prima forza di maggioranza del governo Rossi:
“l rilascio dell’intesa prevista dal decreto legislativo 257/2016 da parte della Giunta Regionale è un atto che ha tenuto conto solo dei pareri tecnici per la realizzazione di un impianto di stoccaggio di GNL senza ulteriori implicazioni a partire dalla polifunzionalità del piazzale di Costa Morena Est.
È doveroso ribadire che la posizione assunta dal Partito Democratico di Brindisi è rimasta sempre la stessa e considerava, e considera, l’investimento di Edison importante per il territorio avendo, al contempo, forti perplessità circa la localizzazione del deposito stesso. Purtroppo per la scarsa qualità del dibattito sul punto, ridotto a mera tifoseria, e per le solite strumentalizzazioni politiche questa posizione è stata letta, con una palese forzatura, come un’opposizione all’investimento. Circostanza assolutamente falsa e irrispettosa nei confronti di quanti hanno inteso dare un contributo affinché l’investimento fosse fatto nella piena tutela delle vocazioni e dello sviluppo possibile di quella importante porzione di porto. Anche dopo la decisione della Regione Puglia, seppur legittima, rimaniamo dell’idea che la localizzazione prevista non sia la migliore possibile. Preso atto, però, dell’intesa rilasciata dalla Giunta Regionale che implicherà il rilascio dell’autorizzazione ministeriale definitiva alla realizzazione dell’impianto di stoccaggio gnl, auspichiamo che l’impegno speso da tutti gli stakeholders territoriali possa ribadirsi con lo stesso fervore per permettere allo scalo portuale di Brindisi, quindi, di entrare di diritto nella rete dei porti core, così come fortemente sostenuto fin dall’inizio da tanti esperti e non, che consentirebbe di accedere ad importanti risorse comunitarie e nazionali: l’ennesima esclusione rappresenterebbe una sconfitta e una grave responsabilità di tanti.
Riteniamo oltretutto fondamentale, visto il consistente investimento di circa 100 milioni di euro che la società Edison ha previsto per l’impianto, un immediato patto di trasparenza e legalità che coinvolga Edison e le Istituzioni territoriali per evitare ogni tipo di “infiltrazione”.
In conclusione ci auguriamo, ancora una volta, che il confronto su temi importanti e determinanti che intrecciano lo sviluppo del territorio possa mantenersi su basi di rispetto delle posizioni di tutti sforzandosi di individuare soluzioni condivise che rappresentano, come sempre, l’unica via possibile per il pieno rilancio del tessuto economico brindisino”.

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