INTERVENTO/ In data odierna ho presentato un esposto al Prefetto di Brindisi in relazione alla situazione di incompatibilità che riguarda il capogruppo del PD in comunale Maurizio Pesari. Lo stesso, come è noto, è stato eletto nella scorsa tornata elettorale, ma al momento della convalida non ha rimosso le ragioni della sua incompatibilità che consiste nel risultare debitore nei confronti del Comune di Brindisi per una vicenda legata al suo incarico di Presidente di circoscrizione ed ai compensi ricevuti illegittimamente (come stabilito dalla Corte di Cassazione con sentenza n. 4029 del 15 febbraio 2017). L’unica iniziativa assunta da Pesari dopo la sua elezione e consigliere comunale è stata quella di rinunciare all’ulteriore giudizio impiantato nei confronti del Comune di Brindisi. Non ha fatto altrettanto, invece, per quanto riguarda la restituzione delle somme dovute all’Ente, in quanto la legge (ex articolo 63, comma 1, n.6 – legge 267/2000) non consente alcuna dilazione. Ci sono tutti i presupposti, insomma, perché Pesari abbia svolto per quattro anni il ruolo di consigliere comunale senza averne titolo per una situazione di chiara incompatibilità. Il tutto, con il sostegno politico del suo segretario cittadino Cannalire, dei suoi colleghi consiglieri di maggioranza e della Giunta.
Da qui la richiesta rivolta al Prefetto, affinché si stabilisca se ci sono le condizioni perché l’ampia giurisprudenza su casi simili sia applicabile anche al caso-Pesari nel Comune di Brindisi, con le immaginabili conseguenze relative agli atti sottoscritti in questi anni dallo stesso consigliere comunale e quindi alla vita di questa Amministrazione.
Lino Luperti – dirigente Movimento Regione Salento
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