Servizi sociali: il Sindacato Cobas chiama al confronto i sindaci di Brindisi e di San Vito

BRINDISI- Il Sindacato Cobas ha chiesto formalmente un incontro congiunto con i sindaci di Brindisi, Riccardo Rossi, e di San Vito dei Normanni, Silvana Errico, per chiarire le loro posizioni rispetto alle procedure di definizione del Consorzio dell’ambito di zona dei servizi sociali e per chiarire la situazione delle nuove proroghe dei servizi fino a giugno.

“La questione dei servizi sociali è diventata ormai un terreno di scontro tra i due comuni e la conseguenza si ripercuote sull’ efficienza dei servizi erogati ai cittadini che sugli operatori che si vedono peggiorare le condizioni di lavoro- dice il sindacato- Manco a dirlo, tutto ruota intorno alla questione economica. Il Comune di Brindisi che per evitare il dissesto ha deciso di optare per la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale e per fare questo ha dovuto procedere con i tagli drastici su tutte le spese non obbligatorie per legge. I servizi sociali hanno risentito pesantemente di questa procedura. Infatti, il Sindacato Cobas già da subito ha denunciato che la scelta del Comune di Brindisi di tagliare le risorse destinate ai servizi sociali, funzionali al piano di rientro, era scellerata e che avrebbe causato notevoli disagi agli utenti dei servizi e agli operatori delle strutture che si sarebbero visti erodere diritti e salari, oltre al peggioramento delle condizioni di lavoro. In sostanza il Comune di Brindisi è come se avesse detto che garantisce il diritto costituzionale alla cura, all’assistenza e all’educazione nella misura in cui ha la disponibilità economica. E adesso cominciano a palesarsi le conseguenze di quella scellerata scelta che il Cobas aveva previsto. Ma per ovviare a ciò si era avviata la proposta di realizzare un Consorzio di ambito con il coinvolgimento del comune di San Vito dei Normanni che potesse superare le difficoltà economiche e che possa rilanciare con nuove prospettive e più efficienza i servizi sociali a vantaggio principalmente dell’utenza e di conseguenza di tutti gli operatori in termini di salario e condizioni di lavoro e contrattuali migliori. Ma pare che questa intenzione di creare questo Consorzio, che darà sicuramente una nuova prospettiva ai servizi sociali di Brindisi e di San Vito, sta trovando ostacoli più per le posizioni tra i due comuni che per il resto”.

Per questo il Sindacato Cobas vuole mettere a confronto diretto i due sindaci così, senza nascondersi nulla, possono condividere al Cobas il loro punto di vista e se effettivamente c’è volontà da entrambe le parti di proseguire a tempi stretti per la realizzazione del Consorzio prima della scadenza della seconda proroga degli affidamenti alle cooperative alla fine di giugno.

BrindisiOggi

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