BRINDISI- La maggioranza dei lavoratori DCM , ha approvato l’accordo sindacale unitario sottoscritto con la mediazione della task force regione Puglia, per il ritiro dei licenziamenti da parte della DCM, con l’impegno di avviare la nuova richiesta di 12 mesi di cassa integrazione con finalità occupazionale. L’accordo raggiunto il 26 aprile 2022 se non avrà ulteriori altri intoppi, eviterà il licenziamento dei lavoratori, che verranno posti invece per altri 12 mesi in cassa integrazione, in attesa di una possibile ricollocazione con la ripresa del settore aerospaziale.
La FIOM CGIL Brindisi, aveva già nelle passate settimane preannunciato la possibilità della positiva intensa tra le parti, confermato dalla sottoscrizione uniraria di tutte le sigle sindacali, sia confederali che autonome del nostro territorio.
L’azienda ha revocato il licenziamento che sarebbe avvenuto oggi stesso, 26 aprile, mentre i lavoratori hanno ritirato il contenzioso con la società- ha detto il sindaco, Riccardo Rossi- Ora si procederà con la richiesta di attivazione della cassa integrazione al Governo, sulla base della nuova normativa statale. Parallelamente il gruppo Dema si è impegnato a creare un bacino di lavoratori Dcm dal quale attingere in funzione del nuovo piano industriale e delle commesse che l’azienda riuscirà ad ottenere. Un ottimo risultato di squadra, perseguito dalla Task force regionale, dal presidente Leo Caroli e dalle organizzazioni sindacali in dialogo costante con i lavoratori.
Continueremo a seguire gli sviluppi della vertenza con l’obiettivo di salvaguardare gli 81 posti di lavoro, per ora tiriamo un sospiro di sollievo insieme ai lavoratori e alle loro famiglie”.
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