INTERVENTO/ Emiliano è in perenne campagna elettorale e alimenta in continuazione gli appetiti dei vari rappresentanti di forze politiche, calpestando la logica, il mercato e – come sempre – il territorio brindisino. Così ci ritroviamo in queste ore ad ascoltare le consuete mire dei colleghi tarantini di aprire ai voli civili l’aeroporto di Grottaglie, in spregio ai noti accordi che, in una logica di sistema, consigliarono a Brindisi di privarsi dell’investimento di Alenia in favore di Grottaglie. In cambio, però, l’aeroporto di Brindisi (non a caso ribattezzato del Salento) non avrebbe dovuto subire la concorrenza di quello di Grottaglie. Nonostante Aeroporti di Puglia, nel cui cda da tempo non c’è alcun rappresentante del territorio brindisino, abbia più volte cercato di spiegare alla politica che non c’è spazio per Grottaglie nel mercato dei voli di linea (e comunque per 4 aeroporti in una regione piccola come la Puglia), e nonostante siano stati stanziati 112 milioni di euro per realizzare un raccordo ferroviario con l’aeroporto del Salento che sarà anche al servizio del territorio tarantino, Emiliano – accecato dalle sue strategie elettoralistiche – rilancia ciecamente.
Già nel 2017 venne approvata una delibera di indirizzo sull’aeroporto di Grottaglie per l’attivazione di voli di linea e lo sviluppo del traffico passeggeri. Nel 2019, poi, Emiliano tornò a promettere che la Regione avrebbe lavorato per proporre lo scalo tarantino alle compagnie, su tutte Ryanair. Affievolitasi la morsa della pandemia, “i nostri” tornano all’assalto e sulla scorta dell’annuncio della pubblicazione dell’avviso di gara, da parte di Aeroporti di Puglia, per l’affidamento della progettazione esecutiva e della esecuzione dei lavori (da 9 mln di euro) per il riassetto funzionale dell’aerostazione passeggeri di Grottaglie, il consigliere regionale del Pd Vincenzo Di Gregorio e soprattutto il consigliere del presidente della Regione Puglia per l’attuazione del piano Taranto (sigh!), Mino Borraccino, si sono subito affrettati a ribadire che «terminati i lavori, finalmente l’aeroporto di Grottaglie sarà nelle condizioni di poter assolvere al ruolo che in tanti in questi anni si sono sempre preposti di affidargli», ovvero l’apertura ai voli civili.
Ma d’altronde, cos’altro ci si può attendere da un presidente che veicola tutti gli investimenti su Taranto e Bari, che accuratamente evita di nominare brindisini in giunta e nei ruoli di rilievo e che addirittura nomina un consigliere per l’attuazione del piano Taranto? E il turno del piano per Brindisi quando arriverà? Purtroppo conosciamo bene quale piano Emiliano abbia riservato per Brindisi. Lo hanno capito tutti.
Gianluca Quarta
Consigliere comunale Forza Italia Brindisi
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