BRINDISI- Atto intimidatorio nei confronti del consigliere comunale e capo gruppo di Fratelli D’Italia, Massimiliano Oggiano, minacce sul muro di casa. “Palazzetto sospeso, Oggiano appeso” questa la scritta apparsa questa mattina sul muro esterno dell’abitazione del consigliere comunale di Brindisi Massimiliano Oggiano. Le scritte accompagnate anche da un disegno: un cappio. Gravissimo l’atto intimidatorio nei confronti del consigliere brindisino che nell’ultimo consiglio comunale aveva acceso la polemica sulla realizzazione del nuovo palazzetto dello sport. Oggiano pur sostenendo la realizzazione del nuovo impianto aveva espresso alcune riserve sui costi ed aveva chiesto se non fosse il caso di prevedere un piano B.
“Costo iniziale del Palaeventi 14.000.000 milioni di euro: oggi con il progetto definitivo siamo a 20.300.000 euro ed ancora non è un stato redatto il progetto esecutivo quindi è ipotizzabile che il costo lieviterà ulteriormente- scriveva ieri il consigliere- Contributo iniziale del Comune di Brindisi 750.000 euro per espropri ed opere di urbanizzazione: si prevede un aggravio di costi di oltre 1.000.000 di euro per l’opposizione dei proprietari dei terreni espropriati e per la sottostimata valutazione economica delle opere di urbanizzazione; Piano Economico Finanziario che non ha mai scontato la congruità (così come previsto dalla norma) da parte del partner Comune di Brindisi a tutela della sostenibilità economico finanziaria dell’investimento (ricordo che il 40% dell’investimento verrebbe garantito da un contributo a fondo perduto dalla Regione Puglia ed un ulteriore 45% da un finanziamento a tasso agevolato dal Credito Sportivo ed il restante 15% dovrebbe garantirlo la società proponente): il PEF va completamente riscritto alla luce dell’aumento dei costi di costruzione; L’aumento dei costi dei materiali e delle materie prime non c’entrano una mazza con l’aumento del costo del Palaeventi, ciò nonostante il sindaco e l’assessore allo sport continuano pervicacemente a sostenere il contrario! È ormai chiaro ai più che l’interesse pubblico alla costruzione del Palaeventi ha subìto una evidente compromissione: alla pubblica amministrazione dovrebbe stare a cuore che si faccia il Palaeventi non chi lo fa. Per aver chiesto quando presumibilmente inizieranno i lavori e chiarimenti su tutte queste evidenti ed oggettive criticità sono stato definito un irresponsabile terrorista, disfattista, reo di lesa maestà”.
BrindisiOggi
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