INTERVENTO/ Brindisi fino a qualche anno fa vantava un impiantistica sportiva che riusciva a soddisfare le richieste e le necessità delle società sportive locali (basket, pallavolo, calcio, calcetto, ginnastica artistica, nuoto, atletica, rugby, scherma e tante altre discipline minori non per importanza ma per numero di praticanti) ma anche essere punto di riferimento dell’intero territorio provinciale e non solo. Ricordo ancora il 2014 quando Brindisi fu “incoronata” Città Europea dello Sport. Negli ultimi quattro anni abbiamo assistito a scelte politico-amministrative davvero imbarazzanti e senza una reale capacità di lettura dei reali bisogni del mondo sportivo soprattutto dilettantistico giovanile e no, agonistico ed amatoriale che hanno portato ad un impoverimento di offerta sportiva e di impianti sportivi senza precedenti: avevamo campi di calcio sparsi per i quartieri periferici della Città agibili ed omologati per le partite ufficiali, due piscine comunali un vero e proprio fiore all’occhiello utilizzate da oltre 2000 tra agonisti, giovani, anziani e diversamente abili, palestre scolastiche polivalenti, un campo di atletica leggera punto di riferimento dell’intero meridione per manifestazioni di caratura internazionale, nazionale e regionale, e tanto altro. La situazione oggi è desolante: un solo campo di calcio disponibile ed omologato (oltre lo stadio Fanuzzi) il “pre campo” diventato unica valvola di sfogo di un numero imprecisato di società calcistiche giovanili e no, le piscine comunali chiuse da quasi due anni per scelte davvero discutibili dell’amministrazione comunale impegnata più a far quadrare i conti di bilancio che salvaguardare l’aspetto sociale e sportivo che le stesse sviluppavano, molte palestre scolastiche in degrado strutturale, il campo di atletica leggera inagibile un lontano ricordo della struttura che ospitò il compianto oro olimpico Pietro Mennea, e potrei continuare. La scelta di costruire il nuovo Palaeventi rappresenta un indubbio vantaggio e strumento di propagazione sportiva (soprattutto per la maggiore squadra di basket della Città) ma anche turistica, congressuale, ed artistica ma non si può pensare che la stessa possa compensare minimamente il gravissimo deficit impiantistico sportivo in cui la Città è piombata. Non si può più pensare di affrontare solo emergenze e l’ordinario con una programmazione frutto d’improvvisazione e scelte dettate più dalla gestione del contingente che da una pianificazione di lungo respiro. Ci accontentiamo di piccoli interventi utili a garantire il “minimo sindacale” per impianti sportivi davvero imbarazzanti dal punto di vista strutturale e quando si presentano importanti opportunità di poter acceder a risorse esterne siamo capaci di perderle come il bando Sport e Periferie per ben due anni consecutivi esclusi dall’ammissione al finanziamento (700.000 euro il 2020 e 900.000 euro il 2021) per la riqualificazione del campo di atelica del Masseriola. Non possiamo più permetterci il lusso di perdere ulteriori opportunità di finanziamento e nell’ottica di una fattiva e costruttiva collaborazione nell’esclusivo interesse della Città e nella fattispecie dell’impiantistica sportiva faccio presente che la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Sport ha recentemente pubblicato un avviso pubblico in attuazione del Decreto della Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega per lo sport del 24 febbraio 2022, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza Missione 5 Componente 2.3 Investimento 3.1 “Sport e Inclusione”, con una dotazione finanziaria complessiva pari ad Euro 700.000.000,00 finanziata dall’Unione europea – Next Generation EU e ha come finalità la realizzazione di interventi tesi a favorire il recupero di aree urbane attraverso la realizzazione e la rigenerazione di impianti sportivi. In particolare, tale avviso è finalizzato a raccogliere le manifestazioni di interesse legate rispettivamente alla realizzazione di nuovi impianti e alla rigenerazione degli impianti esistenti, secondo requisiti e parametri definiti. Una parte di tali risorse (188.000.000 di euro) sono destinate alla rigenerazione di impianti esistenti: interventi finalizzati alla riqualificazione e all’efficientamento delle strutture esistenti da parte di Capoluoghi di Regione, Capoluoghi di Provincia con popolazione residente superiore a 20.000 abitanti e Comuni con popolazione residente superiore a 50.000 abitanti. Il comma 1 dell’art. 4 “Interventi Finanziabili” dell’avviso pubblico stabilisce che la manifestazione di interesse è finalizzata alla presentazione di proposte di intervento volte a favorire il recupero di aree urbane attraverso la realizzazione o rigenerazione di una delle seguenti tipologie di impianti sportivi:
- impianto polivalente indoor (almeno 3 discipline sportive praticabili);
- cittadella dello Sport, impianto polivalente prevalentemente outdoor (almeno discipline sportive praticabili);
- impianto natatorio.
Per tali interventi si può richiedere un contributo a fondo perduto sino a 2.500.000 euro essendo il Comune di Brindisi rientrante nella fascia demografica 50.000<100.000 abitanti. E’ del tutto evidente che il Comune di Brindisi ha una grande oltre che irripetibile opportunità ovvero quella di candidare a finanziamento strutture sportive rientranti all’interno della cittadella dello sport del Masseriola: il campo di atletica, la piscina comunale ed il campo di calcetto attualmente utilizzato come parcheggio. Bisogna fare in fretta perché le proposte devono pervenire entro le ore 12 del 22 aprile prossimo.
Massimiliano Oggiano
Capogruppo Fratelli d’Italia
Vicepresidente del Consiglio Comunale
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