BRINDISI – Liste d’attesa, carenza del personale sanitario ma anche un lungo elenco di opere incompiute che sono costate alla Asl di Brindisi ben 900 mila a titolo di risarcimento in favore delle imprese che non hanno potuto svolgere il proprio lavoro. Questo e molto altro ancora nella missiva a firma della Cgil di Brindisi indirizzata al nuovo direttore generale dell’Azienda sanitaria locale, Flavio Roseto. Una lettera che sa di denuncia e che fotografa tutte le criticità della sanità brindisina.
“Al nuovo direttore generale della Asl, il dottor Flavio Maria Roseto, vogliamo formulare come Cgil, i migliori auguri di buon lavoro. Ne ha sicuramente bisogno viste le tante criticità e i problemi che dovrà affrontare- scrive il segretario generale della Cgil Brindisi, Antonio Macchia- A partire dallo smaltimento delle liste d’attesa infinite; passando poi all’adeguamento del servizio ai livelli che il Sistema sanitario richiede; all’assunzione di personale, cercando tra l’altro di arginare la fuga dei professionisti scontenti; all’organizzazione del personale e alla questione dei precari e via dicendo. Per questi ultimi così come per tutto il personale sanitario impegnato in prima linea nell’emergenza pandemica, dove alcuni hanno perso la vita, altri l’hanno rischiata e molti sono stati i contagiati, la beffa e il danno, per molti lavoratori di non vedersi riconosciuti il “premio Covid” per il lavoro svolto”.Tra i lavoratori non pagati ci sarebbero anche quelli che hanno assicurato la campagna vaccinale presso gli hub, esclusi, tra l’altro, per aver diritto alla fruizione dei permessi di cui alla legge 104, l’esclusione dei coordinatori, e addirittura i precari che sono stati discriminati rispetto ai loro colleghi in ruolo rispetto agli emolumenti da percepire. A completare il quadro, dice la Cgil, anche le inadempienze edilizie che avrebbero penalizzato la Asl con il pagamento di ben 900 mila euro a favore delle ditte appaltatrici. “Emblematico è il caso di Francavilla Fontana, dove per i ritardi dell’Azienda sanitaria locale- spiega Macchia- l’Asl ha dovuto riconoscere alle aziende che non potevano iniziare i lavori un danno (in via transattiva) di circa 900 mila euro. Una verità che ancora brucia e fa male, perché, da un lato, mentre si accampano scuse assurde per non pagare quelli che a parole abbiamo definito eroi nella guerra al Covid, dall’altro si buttano dalla finestra, per responsabilità dell’Asl, 900 mila euro”.
BrindisiOggi
Liste d’attesa ancora bloccate! Quando finirà questo schifo?