OSTUNI- Come previsto dalle disposizioni regionali, nel mese di gennaio l’ospedale di Ostuni era stato convertito in ospedale Covid per far fronte al notevole aumento di contagi nel periodo, con 28 posti letto nel reparto di Medicina interna e 20 posti in quello di Pneumologia.
La struttura ha consentito di assicurare alcuni servizi essenziali, come Guardia Medica e Dialisi, e il servizio di Senologia con accesso da “area pulita”. Per continuare a garantire assistenza ai pazienti non Covid è stato potenziato il numero di posti letto del reparto di Medicina interna dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana.
Nessuna decisione diversa, o definitiva, è stata adottata al momento se non quella di ottimizzare la gestione dei ricoveri con l’obiettivo, per tutti gli ospedali, di un ritorno graduale alla normalità.
Considerando l’attuale tasso di occupazione dei posti letto della rete ospedaliera covid aziendale, e la necessità di garantire l’attività di degenza ordinaria non Covid, è stata di recente autorizzata la riconversione dei posti letto della Pneumologia del Perrino, anche in virtù della presenza di Pneumologia Covid a Ostuni. Al Perrino rimangono attivi come reparti Covid Malattie Infettive e Terapia intensiva, e l’Area mista per i positivi con altre patologie che richiedono cure ospedaliere.
I recenti numeri sui ricoveri, diffusi quotidianamente, ne evidenziano la continua diminuzione. Questo richiede un adattamento continuo dell’organizzazione delle strutture che risente dell’andamento dell’epidemia. Se si confermerà questo trend anche l’ospedale di Ostuni tornerà all’attività ordinaria.
BrindisiOggi
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