BRINDISI- La sentenza definitiva del TAR di Lecce ha annullato la delibera del Comune di Brindisi che aumentava l’importo del bollino per la certificazione degli impianti termici accogliendo in toto il ricorso presentato dalla Confartigianato Brindisi-Bari. La sentenza del TAR è frutto di un grande lavoro di squadra e di sinergia tra la categoria, i funzionari di Confartigianato e i dirigenti regionali del settore energia. Per Confartigianato Impianti è un risultato epocale, precisa il presidente provinciale Fabrizio Topputo, da anni si lavora per costruire un rapporto di collaborazione con l’Amministrazione Comunale brindisina e con il suo Organismo di verifica, prima con l‘Energeko ed oggi con la BMS, purtroppo non abbiamo mai registrato una reale volontà ad attivare tavoli tecnici di confronto utili a creare una sinergia tra manutentori e verificatori.
“Abbiamo creduto nella fondatezza delle innumerevoli istanze inoltrate al Comune di Brindisi, supportati dai nostri esperti e dai nostri legali, ma soprattutto perché eravamo e siamo convinti che l’attuale sistema delle verifiche degli impianti termici in città necessiti di correzioni e adeguamenti alle normative vigenti- dice la Confartigianato- Le nostre imprese e i nostri lavoratori hanno il diritto di essere tutelati e con noi le migliaia di cittadini che ingiustamente si pensa di poter vessare senza garantire un miglior servizio pubblico. Auspichiamo che questa vicenda possa tradursi in una svolta per i futuri rapporti con tutte le pubbliche amministrazioni con cui le imprese si confrontano ogni giorno, agli amministratori pubblici, ai dirigenti ed ai funzionari e non per ultimi a tutti gli impiegati vorremmo far comprendere che il confronto con le parti sociali è sempre costruttivo per tutti, uno scambio costante di idee con i rappresentanti del mondo delle piccole imprese serve ad individuare le soluzioni migliori per quello sviluppo economico che tutti vogliamo e ci auguriamo di poter raggiungere insieme”.
“In Confartigianato- conclude il presidente Fabrizio Topputo- continueremo, con la consueta tenacia e abnegazione nel nostro lavoro, a difendere gli interessi di migliaia di artigiani, lo sforzo maggiore rimane quello di far capire a tutte le Pubbliche Amministrazioni che i piccoli imprenditori non sono controparte ma soggetti a cui garantire risposte ma soprattutto buona amministrazione della cosa pubblica. La sentenza del TAR ha questo significato, ora, ci auguriamo che i destinatari la leggano e si adeguino, ma soprattutto che cambino atteggiamento con le imprese, ascoltino le proposte e accettino il confronto. I cittadini chiedano il rimborso del bollino tramite le associazioni dei consumatori, sempre attente, come noi, a vigilare sul corretto operato delle pubbliche amministrazioni”.
Dal momento che il Comune è stato anche condannato al pagamento delle spese legali, sarebbe interessante sapere se queste spese saranno addebitate a chi quella delibera l’ha firmata, o se saranno poste a carico del bilancio del Comune… cioè degli stessi cittadini turlupinati
Mi sento di dire grazie a chi lavora per un bene comune e in questo caso va alla confartigianato.Il cittadino è quello che paga in silenzio tutte le richieste di chi politicamente gestisce nel proprio turno le Amministrazioni Comunali.Ogni volta che cambiano i politici si notano aumenti di ogni tipo e il cittadino è inerme perchè alle spalle non c’è una struttura che possa farlo. Qualcuno dirà che ci sono le associazioni dei consumatori, i sindacati ecc,ma dove sono quando avvengono gli aumenti dei prezzi?
CHE serva da lezione alla sordità delle amministrazioni locali che credono di essere i padroni di tutto.