Nasce il Media Porto ma la biblioteca viene dimenticata, 130mila libri abbandonati

BRINDISI- (Da Il7Magazine) Nell’ex biblioteca provinciale di Brindisi nasce il Media Porto ma le sale studio e consultazione restano inagibili. Centinaia di libri dimenticati, un patrimonio di 130mila volumi abbandonati tra la polvere, da sei anni la città di Brindisi non ha più una biblioteca ma la struttura resa inagibile da un principio di incendio nel 2016 ora sarà parzialmente riaperta per ospitare il Media Porto. Si tratta  di un progetto della Provincia di Brindisi che offrirà nuovi servizi culturali e formativi a carattere laboratoriale per la formazione di nuove competenze sui mestieri del cinema e della creatività, anche in forma di stage, nonché la realizzazione di eventi cinematografici dedicati ai ragazzi in collaborazione con altri festival ed enti; la mediateca sarò lo spazio per servizi di gestione del coworking, con annesso incubatore di imprese culturali e creative, nonché servizi di gestione del bar caffetteria e spazio ristoro. Il Media Porto occuperà il pian terreno e il primo piano dell’edificio. I lavori sono stati già ultimati e collaudati tanto che l’ente Provincia nei giorni scorsi ha lanciato un sondaggio on line per scegliere il tipo di facciata. “La volontà delle istituzioni interessate è quella di coinvolgere la cittadinanza nella scelta del “nuovo volto”, cioè della facciata di Media Porto di Brindisi- aveva comunicato l’ente- attraverso un sondaggio rivolto ai cittadini ed alle cittadine per manifestare la preferenza di una forma pittorica fra quelle proposte e per concorrere, come nello spirito di media porto, al carattere interattivo, fonte di scambi di opinioni, humus per alimentare nuovi ambiziosi progetti”. Il sondaggio è anonimo, ogni cittadino/a potrà esprimere la sua scelta.  Per partecipare è necessario consultare il sito della Provincia di Brindisi www.provincia.brindisi.it o cliccando sull’icona “Sondaggio Media Porto” del sito specifico sondaggi.provincia.brindisi.it, dal 1 marzo 2022 al 15 marzo 2022.

La scelta finale sarà,  poi,  effettuata da un gruppo di tecnici delle amministrazioni coinvolte nella progettualità, tenendo conto anche dell’esito del presente sondaggio. Ma se da un lato questo progetto in qualche modo riqualifica parte della ex biblioteca, tutto il resto rimane allo sbando.  In questi anni, infatti,  la gestione della biblioteca è finita al centro di un tira e molla tra enti, per la precisione tra la Regione Puglia e la Provincia. L’accordo tra questi enti è stato raggiunto solo nel 2018, a due anni dalla chiusura. Da un lato la Regione come titolare del Polo Bibliomuseale e dall’altro la Provincia come ente gestore. Era il 4 giugno scorso quando la Regione comunicava di aver chiuso l’accordo ed era anche il momento in cui partivano i lavoro di ristrutturazione. L’intervento, era stato predisposto in due step per un investimento totale, in infrastrutture e servizi , di oltre 2 milioni di euro. La prima azione, a cura della Sezione Provveditorato della Regione Puglia, prevedeva un investimento di 300 mila euro per il recupero della Biblioteca dei Ragazzi. La seconda azione, a regia Provinciale,  era stata finanziata da Regione Puglia nell’ambito del Programma Community Library  e prevedeva un investimento di poco meno di 2 milioni di euro. I competenti uffici della Provincia di Brindisi già nella primavera del 2018  avevano avviato l’iter amministrativo per l’affidamento dei  lavori che dovevano, per l’appunto, essere cantierizzati entro il mese di ottobre 2018. Il contratto per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione proprio dell’edificio principale è stato siglato il 21 novembre dello stesso anno. I lavori, che riguardano la ristrutturazione del piano terra e del primo piano,  erano stati aggiudicati, attraverso apposita gara d’appalto predisposta dalla Stazione Unica Appaltante (SUA) della Provincia di Brindisi e sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, alla Edil Costruzioni di Santa Cesaria Terme, per un importo di 535.849,21 euro, su base d’asta di 605 mila euro. Alla gara d’appalto hanno preso parte cinque aziende. Dal momento della consegna dei lavori, l’azienda aggiudicataria aveva tempo 240 giorni per terminare i lavori. Da allora ne è passata di “acqua sotto i ponti” e se il pian terreno e il primo piano sono stati ristrutturati nulla si è fatto per  il terzo piano, quello dove un tempo gli ragazzi  si ritrovavano a studiare il pomeriggio e dove era possibile consultare e prendere in prestito i libri, è rimasto chiuso. Il soffitto è puntellato e i preziosi volumi sono stati in parte portati in un garage, altri lasciati sugli scaffali tra la polvere. Eppure all’epoca sarebbero bastati solo 25mila euro per riparare l’impianto elettrico che aveva provocato un corto circuito ad una plafoniera del secondo piano della biblioteca provinciale. Era il 23 novembre del 2016.  Ma dopo la legge Delrio il settore Cultura, che prima era di competenza della Provincia, è passata in capo alla Regione con il trasferimento dei dipendenti, almeno quelli rimasti. L’unico passo avanti  fatto in questi anni, come dicevamo, è stata  la ristrutturazione e la riqualificazione del piano terra e del primo piano.  Qualche anno fa è stata riaperta la biblioteca dei bambini. Si tratta di un luogo di solo lettura dedicata ai bambini da 0 ai 12 anni, che si trova nello stesso comprensorio di viale Commenda ma in una struttura differente rispetto a quella della ex biblioteca. Per i dispositivi anti Covid possono avere accesso ragazzini. Grazie ad alcuni fondi sono stati comprati dei nuovi libri dedicati ai più piccoli. Qualche mese più

A settembre 2019, poi,  il Comune di Brindisi, insieme alla Regione con il Polo Bibliomuseale hanno inaugurato un presidio di lettura presso l’ex convento Santa Chiara nel cuore del centro storico di Brindisi. Un modo, questo, per supplire alla mancanza della biblioteca provinciale. L’iniziativa nasce  grazie a un’intesa tra Regione Puglia, assessorato all’Industria turistica e culturale e Comune. L’idea era quella di dar vita ad uno spazio di condivisione e confronto per promuovere la cultura della lettura, in stretta connessione con gli istituti scolastici, l’Università e le associazioni del territorio. Nel frattempo anche il Museo Ribezzo ha aperto le porte della sua biblioteca. Qui vi sono oltre seimila volumi,  libri preziosi, i più antichi dei quali risalgono all’800. “ Con la Regione Puglia abbiamo avuto accesso ai fondi Mibac- ha detto la direttrice del Polo Biblomuseale, Emilia Mannozzi- abbiamo acquistato tanti altri libri arricchendo il nostro patrimonio librario. Nel frattempo vorremmo tanto recuperare l’ex biblioteca provinciale. Speriamo quanto prima di aprire un tavolo di concertazione e restituire alla città un bene prezioso”.

Lucia Pezzuto per Il7 Magazine

 

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