Occupò abusivamente una casa per dare riparo al riparo al figlio di 4 mesi, giovane mamma assolta

BRINDISI- Occupò abusivamente una casa per dare riparo al riparo al figlio di 4 mesi, giovane mamma assolta. La giovane mamma brindisina di 20 anni  era stata denunciata a giugno 2020  per occupazione abusiva e rinviata in giudizio per essersi introdotta in un alloggio popolare in via Boldini rione Sant’Elia. Non solo ad ottobre,  sempre 2020,  il Tribunale con decreto del gip aveva disposo il sequestro preventivo dell’immobile. “La mia assistita- ha raccontato l’avvocato della donna, Francesco Monopoli- ha agito spinta dalla necessità impellente ma non di natura permanente. Aveva con sé un bimbo di pochissimi mesi e su segnalazione aveva saputo che l’alloggio popolare in via Boldini era libero. Ha tentato di dare un riparo al piccolo. Tra l’altro , così come dimostrato anche nell’istruttoria, non ci sarebbe stata neppure la necessità di forzare l’apertura della porta visto che non si chiudeva bene”. Stando, quindi, a quanto emerso in tribunale, la giovane mamma, sola, senza occupazione avrebbe “approfittato” solo per qualche giorno dell’abitazione per dare un tetto sulla testa al neonato. Dopo sole 48 ore dal suo ingresso nell’appartamento, avrebbe, però, ricevuto la visita degli agenti della Polizia Locale. A quel punto è scattata la denuncia per occupazione abusiva ma avendo con sé un minore è stato chiesta una proroga di quindici giorni affinchè avesse modo di trovare un altro alloggio. “In realtà la signora ha dichiarato di essere stata in quella casa solo un paio di giorni- dice l’avvocato Monopoli- poi è andata via”. La porta non forzata, la breve permanenza e la presenza del minore hanno fatto sì che il giudice si esprimesse a favore della donna che in questo modo è stata assolta dall’accusa. Del resto la giovane mamma spinta dall’estrema necessità aveva cercato una soluzione temporanea e non permanente. La sentenza del tribunale ha inoltre consentito alla donna di non avere  elementi di esclusione a suo carico dalle graduatorie per l’assegnazione di un alloggio popolare. In pratica, con regolare richiesta la giovane mamma ha potuto inoltrare la domanda al Comune di Brindisi per una casa, questa volta legittimamente.

BrindisiOggi

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