BRINDISI- (Da Il7 Magazine) Dalla strada all’università inseguendo il sogno di diventare un professionista dello streetlifting. Marco Bungaro, 22 anni brindisino, è uno di quei ragazzi nati e cresciuti al quartiere Paradiso che ce l’ha fatta grazie al sostegno del Cag, il Centro di aggregazione giovanile. Potrebbe sembrare una storia come tante altre ma in realtà studiare e trovare uno scopo nella vita non è sempre facile soprattutto per un giovane cresciuto alla periferia della città dove perdersi è facile e non sempre si hanno gli strumenti per realizzare i propri sogni. Marco, invece, ci è riuscito e lo deve soprattutto alla sua tenacia e alla costanza degli operatori del Cag che ancora oggi lo seguono, seppur a distanza.
Marco è uno di quei ragazzi che oggi può raccontare di essere riuscito a realizzare il suo sogno: studiare e praticare sport a livello agonistico. Sul suo percorso di vita ha avuto la fortuna di incontrare chi lo ha aiutato ad uscire dal guscio e sfuggire alle cattive influenze della strada. Nel suo piccolo è riuscito a scrollarsi dalle spalle tutte le etichette e con grande volontà ha superato gli ostacoli di quartiere che spesso non offre grandi prospettive ai suoi giovani. Marco oggi ha 22 anni e studia ad Urbino “Scienze motorie” ma quello di cui va più orgoglioso è che da alcuni anni è riuscito a trasformare la mente ed il corpo attraverso lo sport: lo streetlifting. Lo streetlifting è una disciplina sportiva (derivante dalla ginnastica, allenamento corpo libero e calisthenic senza skills) che comprende principalmente due esercizi: dip e trazioni. È uno sport di forza e -neanche a dirlo- ha origine ai tempi dell’URSS che, al fine di promuovere uno stile di vita sano, installò nei parchi sbarre e parallele. Ad oggi la competizione consiste in un’alzata con il massimo carico possibile (forza massimale) oppure nell’eseguire più ripetizioni con un determinato peso (forza metabolica o resistente). Esistono gare che prevedono anche muscle up e squat, avendo la possibilità quindi di rendere l’allenamento del corpo più completo. Lo streetlifting rappresenta una nuova frontiera dell’allenamento nell’ambito dello sviluppo della forza e dei muscoli. Rispetto allo street workout o calisthenics riemerso dai parchi outdoor negli Stati Uniti, lo streetlifting, quindi, unisce il mondo degli esercizi a corpo libero con sovraccarico esterno (zavorre) muscleup, trazioni, dip con le alzate del mondo del power lifting panca, stacco, squat. Da quando Marco ha cominciato ad allenarsi il suo corpo è cambiato ed anche la sua autostima. “Avevo 14 anni quando ho cominciato a frequentare il Cag, ero introverso ed al tempo stesso vivace- racconta- come tutti i ragazzi del quartiere trascorrevo il tempo per strada, anche l’inverno. Ma quando ho cominciato a frequentare il Centro di aggregazione la mia vita è cambiata. Ho trovato persone che si sono occupate di me. Mi hanno insegnato tanto, soprattutto mi hanno insegnato a superare gli ostacoli. Ancora oggi ho un mental coach, Salvatore Barbarossa, che mi segue”. Il mental coach è un allenatore della mente, contribuisce a trovare le capacità interiori, che non sono ancora affiorate e che, potranno aiutarci a raggiungere gli obiettivi desiderati. I mental coach sono esperti nel campo della psicologia dello sport e della performance. In altre parole sono professionisti che comprendono come il processo decisionale, le credenze, le immagini e i sentimenti influenzano e sono influenzati dagli atti di prestazione. Le ricerche scientifiche riguardo il Mental Coaching, rivelano anche che la competenza psicologica è associata a una maggiore soddisfazione delle prestazioni e al benessere mentale. Questa constatazione implica che le abilità psicologiche sono importanti per consentire di superare i confini personali. In tal modo si possono gestire i periodi bui di stanchezza fisica e frustrazione mentale nella ricerca dell’eccellenza personale. Marco matura la sua scelta di iscriversi all’università e seguire la strada dello sport proprio durante il periodo più buio della pandemia, ristretto in quarantena trova lo stimolo e la forza , grazie al suo mental coach, Salvatore Barbarossa, uno dei tutor del Centro, per andare avanti e tracciare la sua strada. Una scelta coraggiosa la sua, quella di lasciare il quartiere, la famiglia, gli amici e inseguire i suoi sogni. In questo suo percorso ha profondamente influito la presenza costante nella sua vita del Cag. Non sempre i ragazzi che frequentano il Centro di aggregazione riescono a portare a termine i loro percorsi, qualcuno si perde per strada, qualcun altro fatica ad adattarsi alle regole e preferisce abbandonare. Marco, invece, ha tenuto duro, è andato avanti ed ha capito, ad un certo punto, che tra quelle stanze, insieme agli operatori, agli psicologi stava costruendo le basi per il suo futuro. Nessun percorso, tuttavia, è semplice. Dietro ci sono tanti sacrifici e talvolta anche la voglia di riscatto rappresenta una marcia in più per andare avanti e sfidare te stesso ed il mondo. Marco è consapevole di questo ed anche per questo motivo continua a seguire i consigli di chi in questi anni si è dedicato a lui, un ragazzino di quartiere dove è facile perdersi e smarrire la strada e dove in fondo la vita non è mai cambiata. “Quando sei per strada rischi di perderti, io sono stato fortunato. Se non avessi avuto il sostegno e l’appoggio di questi operatori oggi non so che vita avrei.And the only option remaining with you is to try Keravita Pro. Several people reach this supplement through this same process. So if we conclude based on the Keravita Pro reviews is one of the trusted products for skin, hair, and nails. Sicuramente avrei amato lo sport ma non penso sarei riuscito a frequentare l’Università”. Marco resta sempre legato alla sua città e al suo quartiere e lo rammarica il fatto che nonostante gli sforzi e la buona volontà di tante persone ci sono cose che alla fine non cambiano. “Chi resta qui continua a restare chiuso nella sua mentalità. Difficilmente cambia- dice- Il quartiere in questi anni è cambiato in un certo senso ma il modo di pensare della gente resta lo stesso, anche dei ragazzi”. Marco oggi è impegnato nel suo percorso di studi e al contempo continua a coltivare con impegno il suo sogno di partecipare alle competizioni di streetlifting. “Lo sport resta il mio obiettivo- dice- mi alleno da solo e i risultati che ho raggiunto sino ad oggi sono il frutto del mio impegno. Ogni volta cerco di fissarmi un obiettivo più ambizioso. Così riesco ad andare avanti”.
Lucia Pezzuto
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