BRINDISI-Nominato direttore del Distretto sanitario di Francavilla e Ceglie , dopo due giorni rinuncia all’incarico, Oliva: “Qui è un disastro”. Decine di pratiche inevase, assistenza domiciliare interrotta, elenchi dei deceduti non aggiornati e un solo medico che cura e fa accoglienza allo sportello, Oliva pronto a fare l’esposto in Procura. Il dottor Arturo Oliva, presidente dell’Ordine dei Medici, lo scorso 16 gennaio è stato nominato direttore del Distretto Sanitario n. 3 Francavilla- Ceglie della Asl a seguito di un concorso ma dopo soli due giorni di lavoro ha rinunciato all’incarico perché la struttura è completamente allo sbando. La lettera di dimissioni è stata già recapitata al direttore generale , Giuseppe Pasqualone, con l’attestazione: dimissioni irrevocabili. Le motivazioni sarebbero molteplici ma tra quelle più gravi vi è lo stato di dissesto organizzativo in cui versa la struttura.
“ Ho assunto questa decisione a seguito dello stato di dissesto organizzativo ed abbandono in cui versa la struttura- dice Oliva- tre giorni sono stati sufficienti per verificare non la carenza ma addirittura quasi l’assenza totale di dirigenti medici in servizio. Quando ho sottoscritto il contratto avevo accettato la sfida perché il Pnrr porterà un sacco di risorse sul territorio, ma la battaglia che la si vinca o la si perda si combatte sul territorio. L’ospedale deve essere inteso come un momento transitorio nella storia di un paziente ma è la prevenzione che fa la differenza e la pandemia ce l’ha dimostrato. Io avevo pensato di andare lì e migliorare il territorio. Immaginavo di poter trovare delle difficoltà ma non quello che poi ho trovato”. Il dottor Oliva, che tra l’altro è presidente dell’Ordine dei Medici, un ente sussidiario dello Stato con il compito di vigilare e tutelare gli interessi pubblici, lo scorso 17 gennaio ha eseguito un sopralluogo presso la struttura distrettuale di Francavilla ed ha incontrato il dirigente medico in servizio. “In realtà l’unico dirigente medico ed anche a mezzo servizio perché tra l’altro è in condivisione con il Dipartimento di Prevenzione dove effettua anche turni di pronta disponibilità ed usufruisce di congedi- ha spiegato Oliva- Mi è stato inoltre riferito che un altro dirigente per la propria disabilità, un ortopedico disabile, che prima prestava servizio presso l’ospedale di Francavilla, non è mai andato al distretto. Lui è rimasto con un’altra unità infermieristica. Il dottore, che si sarebbe dovuto occupare di protesica non è mai andato al distretto per la presenza di barriere architettoniche che gli impediscono l’accesso e quindi il lavoro. Non solo, con sgomento ho appreso che da tempo, all’incirca da un mese, che il servizio di assistenza protesica ha interrotto l’inserimento delle pratiche nel sistema operativo privando di fatto il cittadino di servizi essenziali, in questo caso si ravvede l’interruzione di pubblico servizio. L’altro giorno c’era una mamma che doveva ritirare il tutore per il figlio disabile e la pratica e non era stata inserita anche se la richiesta risaliva al mese scorso. Non c’era nessuno operatore in grado di elaborare questa pratica e di inserirla”. Sorprese amare per Oliva che ha persino scoperto che gli elenchi degli assistiti deceduti non sarebbero stati aggiornati da tempo.
“Io non sono riuscito a restare un giorno in più perché sono abituato ad essere rigoroso nelle cose- dice il presidente dell’ordine- Ho avuto anche un breve confronto con il direttore amministrativo che si trova a Francavilla Fontana anche se il cuore pulsante è Ceglie Messapica. Il dottore Galasso era il mio predecessore e manca da tempo, il concorso doveva essere fatto prima dell’estate ma poi è stato fatto a novembre. Poi c’è stato un interim, il dott. Michele Morgillo. Ma c’è anche un capo di Dipartimento che è il dottor Angelo Greco. Io nel frattempo sto facendo il coordinatore dell’emergenza Covid al Perrino. Io e la dottoressa Leonardi, medico legale, a cui ho chiesto una mano per scattare una fotografia delle criticità relative al distretto. Lei stessa ha stilato un elenco”.
Il dottor Oliva ha fatto un sopralluogo anche nella sede di Ceglie Messapica. “Il giorno successivo al sopralluogo a Francavilla mi sono recato anche nella struttura di Ceglie , indicatemi, come sede centrale, dove , mi è stato riferito dall’economo- dice- che il precedente direttore e quello ad interim si recavano due volte a settimana. Ad un certo punto ho ascoltato l’unico dirigente in servizio, il dott. Spagnolo, specialista da un mese, ed ho scoperto che per la drammatica carenza di organico lui solo è costretto a prestare attività di sportello nel servizio di assistenza protesica e che non avendo supporto alcuno le pratiche di assistenza domiciliare sono completamente inevase. Le pratiche di assistenza domiciliare, vengono attivate attraverso un modulo che poi da accesso al servizio. Quando sono arrivato il primo giorno mi hanno chiesto di firmare una gran quantità di moduli, già datati, che io non mi sono sentito di siglare perché ogni modulo va esaminato e concordato”. Il dottore Oliva ha riferito di essere pronto a presentare un esposto in Procura affinchè si faccia chiarezza.
Lu. Pez.
Mi dispiace che veramente esistano queste cose .
Sicuramente va rivista
Qui non è più questione di emergenza sanitaria ma di istituzioni latitanti e non da ora.C’è indifferenza o meglio un vuoto in materia : mancano le direttive,mancano i principi,mancano le risposte alle esigenze primarie e fondamentali del cittadino costretto a combattere per i propri diritti negati perchè trova l’ostacolo di dirigenti e operatori sanitari che dovrebbero esserci ma non ci sono.