Ratificata la sospensione per 14 medici non vaccinati, Oliva: “Altri 140 a rischio”

BRINDISI-  Ratificata la sospensione per 14 sanitari non vaccinati, il presidente dell’Ordine provinciale  dei Medici” Ce ne sono altri 140”.  In un momento in cui il Covid riprende vigore, aumentano i ricoveri per 14 medici della Asl di Brindisi non vaccinati è stata prorogata la sospensione. Il provvedimento è stato ratificato dall’Ordine provinciale dei Medici. “Questi 14 sono solo una minima parte di medici non vaccinati- spiega il presidente dell’Ordine, Arturo Oliva- sono colleghi che erano già stati sospesi dalla Asl sino al 31 dicembre ma ora  le prerogative sugli accertamenti sono passati ai vari ordini provinciali”. Questi medici avevano tempo sino al 7 gennaio per rispondere alla Pec e chiarire se fossero stati esonerati o avessero ottemperato ma nessuna risposta è pervenuta. “L’Ordine ha il compito di verificare- dice Oliva- ma nonostante sia stato loro dato del tempo nessuno ha inteso rispondere e quindi siamo costretti ad assumere questo provvedimento sia pur a malincuore. Il problema è che non si tratta semplicemente di questi 14 colleghi ma ve ne sono molti di più che non hanno ottemperato al vaccino. E questa situazione mi preoccupa”. La black list è, infatti, molto più lunga. Si parla di circa 140 sanitari. “Nei prossimi giorni- dice il presidente dell’Ordine- il Consiglio direttivo ratificherà gli altri provvedimenti. E’ una situazione inaccettabile che lascia sgomenti perché siamo costretti a rinunciare al supporto di colleghi che hanno fatto una scelta”. Ma al di là della sospensione , in questo momento sono le ripercussioni sul sistema sanitario che preoccupano. Il problema, infatti,  è che la provincia di Brindisi come il resto d’Italia si sta trovando ad affrontare la quarta ondata della pandemia, l’ospedale Perrino di Brindisi è già in affanno, proprio oggi riapre il Reparto di Medicina Interna Covid per assicurare nuovi posti letto ai pazienti positivi al virus. Va da sé , quindi, che dover fare a meno di altri medici graverà in maniera pesante sul servizio sanitario. “La vaccinazione per un medico è un requisito essenziale- dice Oliva- quello che mi dispiace è che non si comprende che con la sospensione dei medici si va a pregiudicare anche le altre attività no Covid. Ad un certo punto saremo costretti a ridurre i servizi sanitari ordinari, penso all’assistenza dei malati oncologici. A quel punto qualcuno dovrà fare i conti con la coscienza. Noi cercheremo di fare il possibile, come sempre, ci stiamo già attivando per ottimizzare i percorsi ma siamo consapevoli che la situazione è molto complessa”.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Probabilmente basterebbe pubblicare i nomi di questi emeriti NON medici, in modo che tutti li possano evitare ed isolare.

  2. Il problema continua ad esistere perché ci si limita a poche sospensioni…se fosse previsto il licenziamento e la radiazione dagli ordini della professione medica ed infermieristica, questi soggetti smetterebbero immediatamente di mantenere posizioni razionalmente e scientificamente insostenibili…ma purtroppo ciò non avviene sia per incapacità politica che per incapacità decisionale degli ordini in questione…cane non morde cane…ed è sempre qualcun’altra a doversi assumere responsabilità importanti…italiani….e brindisini.

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