Torre Guaceto per tutti: visita in riserva in carrozzina

CAROVIGNO- La riserva di Torre Guaceto accessibile a tutti. L’oasi apre le festività natalizie con un’iniziativa pensata per tutti: una visita guidata adatta anche a chi si muove in carrozzina. Obbiettivo del Consorzio è rafforzare le attività in natura dedicate alle persone affette da disabilità affinché tutti possano vivere momenti indimenticabili nell’area protetta.

La giornata di festa si è aperta presso il centro visite di Torre Guaceto, Al Gawsit, a Serranova.
Hanno preso parte al momento di incontro di fine anno, i rappresentanti del Consorzio di Gestione e delle forze dell’Ordine locali da sempre alleate dell’ente nella tutela della riserva, il comandante di fregata della capitaneria di porto di Brindisi, Rossano Cristalli, il tenente colonnello del gruppo carabinieri forestale di Brindisi, Alessandro D’Alessandro, il comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di San Vito dei Normanni, Alberto Bruno, ed il comandante della stazione di Carovigno, Giuseppe Berardino.
Per conto delle Istituzioni, ha preso parte all’evento Michele Albertini, commissario prefettizio di Carovigno che si è complimentato per l’iniziativa: “Occasioni come questa sono molto importanti per la progettazione di attività di fruizione aperte a tutti”. E non poteva mancare Marcello Longo, presidente di Slow Food Puglia, associazione da sempre alleata del Consorzio.
 A rendere memorabile il momento, l’arrivo di 27 utenti, studenti universitari di Bari e del Salento costretti in carrozzina o affetti da diverse tipologie di disabilità, con l’accompagnamento della cooperativa sociale “L’integrazione” impegnata nel progetto “Rotte variabili” che coinvolge i due atenei, il politecnico di Bari ed è stato finanziato da Edisu e Regione Puglia. Ad accogliere gli studenti, le guide escursionistiche ed ambientali della cooperativa “Thalassia”.
La scoperta della riserva è partita proprio da Serranova per poi spostarsi nel cuore del parco con le spiaggette della zona A, l’area più delicata dell’Area Marina Protetta, ed approdare alla torre aragonese, il manufatto simbolo di Torre Guaceto.
Quando sembrava che l’attività in natura volgesse al termine, gli utenti sono stati meravigliati con una sorpresa. Il personale del Consorzio ha liberato in mare una tartaruga soccorsa all’incirca un mese addietro lungo la costa brindisina.
E’ stato un evento molto sentito dai partecipanti. Vedere la riserva per la prima volta e accompagnare in mare una Caretta caretta che dopo aver sofferto ed essere stata curata presso il centro recupero tartarughe marine di Torre Guaceto, è finalmente tornata nel suo habitat è stato una grande emozione. Una utente, Giovanna Sozzo, ha commentato: “E’ stata un’esperienza nuova e ricca di scoperte, in cui anche la natura è diventata accessibile a tutti grazie agli operatori di Rotte variabili”.
“Da mesi lavoriamo gomito a gomito con le associazioni impegnate sul fronte della disabilità e le realtà che si occupano di integrazione e fruizione – ha commentato il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta -, l’obbiettivo comune è quello di realizzare attività che permettano a tutti, senza eccezione alcuna, di fruire in modo sostenibile della nostra riserva. Nei prossimi mesi organizzeremo altri eventi in natura, dobbiamo migliorarci costantemente. Ringrazio gli operatori delle cooperative ‘Thalassia’ e ‘L’integrazione’ per aver reso possibile quella bella iniziativa e tutti i rappresentanti delle forze dell’Ordine che si sono uniti a noi per l’avvio dei festeggiamenti natalizi, il contributo che danno ogni giorno alla tutela della nostra Torre Guaceto è fondamentale”.
Alberta Esposito

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