FASANO- C’era anche un’ospite d’eccezione, stamattina, nella sala di rappresentanza del Comune di Fasano, alla presentazione della tappa locale del Salento Finibus Terrae, festival cinematografico dedicato al cortometraggio d’autore, ideato dal regista Romeo Conte e giunto all’11esima edizione: Margherita Buy.
L’attrice si è presentata a fotografi, operatori e giornalisti in tutta la sua bellezza da ragazza della porta accanto e con il suo magnetismo da donna irresistibile, non sottraendosi a domande e battute.
«Vi ringrazio moltissimo per l’ospitalità che mi avete offerto – esordisce l’attrice – Poter assistere al festival, ritornare nell’albergo dove abbiamo girato “Viaggio sola”, Borgo Egnazia, una perla straordinaria, un posto stupendo, è per me un grande privilegio». La Buy, poi, è passata rapidamente a trattare l’argomento che più le è congeniale, la settima arte. «L’idea di Romeo (Conte, ndr) di portare il cinema all’aperto, tra la gente, è davvero lungimirante: il mondo del cortometraggio, soprattutto, è un mondo artigianale, in cui si lavora alla vecchia maniera e il pubblico, incontrando i lavoratori del cinema, dagli elettricisti, agli attori, dai costumisti ai registi, riesce ad apprezzare meglio gli sforzi che si fanno per portare sugli schermi i lavori finiti. Il mio ultimo film, ad esempio, pur non essendo un cortometraggio, è stato realizzato anche grazie a chi ci è venuto incontro, come gli alberghi e i resort che ci hanno ospitato».
L’attrice, inoltre, in questa occasione, ha ricevuto dal direttore di Borgo Egnazia le chiavi dell’hotel, guadagnandosi il titolo di “free lady”, con accesso illimitato alla struttura. «Questa – ha dichiarato la Buy, chiudendo con una battuta – è una piacevolissima sorpresa, per me, ma penso che finirà male. Sono convinta che, alla fine, mi cacceranno».
Romeo Conte, ideatore del festival, ha spiegato il percorso che ha portato l’evento dal 2002 al 2013. «Il festival, nato a San Vito dei Normanni 11 anni orsono – spiega Conte – da 6 edizioni è itinerante. Nel tempo è cresciuto e ora rappresenta un qualcosa d’importante nel panorama cinematografico nazionale e non solo, tanto da attirare nomi come Alessio Boni, che sarà qui in questi giorni nelle vesti di spettatore. Secondo i nostri dati, solo il 30% del pubblico è locale; il restante 70% è costituito da turisti o operatori del settore provenienti dal resto d’Italia e, in molti casi, anche dall’estero, con una ricaduta positiva per il territorio molto importante».
Aspetto, questo, sottolineato anche da Lello Di Bari, sindaco di Fasano. «Ho incontrato Romeo 5 anni fa, in occasione della tappa di Carovigno del festival – spiega il primo cittadino – è stato amore a prima vista. Scherzi a parte, ho deciso immediatamente di portare questo evento a Fasano per valorizzare i nostri luoghi d’eccellenza e stimolare il tessuto produttivo a migliorare le infrastrutture. I fatti, a quanto pare, danno ragione a questo ragionamento».
Maurizio Distante
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