BRINDISI- Sono tutti negativi i tamponi degli operatori di Restinco che erano stati a contatto con un ospite positivo al Covid . Tirano un sospiro di sollievo gli operatori impiegati nel Centro Cara e CPR di Restinco , non solo, arrivano anche i dispositivi di sicurezza anti Covid . Qualche giorno fa il sindacato, FP CGIL; aveva denunciato una situazione a dir poco allarmante sulle condizioni di lavoro degli operatori impiegati a Restinco, centro che si occupa di ospiti immigrati richiedenti asilo sul territorio Brindisino, in particolare dopo aver scoperto che uno degli ospiti era risultato positivo al Covid. “E’di queste ore la notizia di nuovi ospiti arrivati, circa 41 minori accolti dalla struttura con un tampone rapid negativo che al successivo ingresso si rivela positivo a seguito di una conferma di tampone molecolare- denunciava il sindacato- Cominciamo con il raccontare che il sopracitato centro era destinato ad ingressi di solo adulti ed in questa struttura priva di personale formato per minori ora transitano ragazzi che si ritrovano anche nelle condizioni di essere curati dopo essere entrati a contatto con tutti i lavoratori del centro e con i militari in turno, avendo accesso anche ad aree mense comuni con un solo tampone rapid, il giorno dopo smentito dalla ASL con tampone molecolare positivo di riscontro. Queste e troppe criticità minano il centro e la salute dei lavoratori tutti, centro che con queste modalità organizzative/gestionali da qui a poco potrebbe rivelarsi un nuovo focolaio Covid. Il personale è sprovvisto di tute anti Covid anche se addetto all’ accoglienza degli ospiti e ciò’ prefigura un chiaro e inequivocabile rischio per la salute e sicurezza. Chiediamo e denunciamo quanto giunge alla Fp Cgil Brindisi in termini di gravi accadimenti e chiediamo di vigilare con urgenza sulle buone pratiche che garantiscano la salute quale bene essenziale per i lavoratori, la platea degli ospiti del centro e a garanzia di tutta la collettività del territorio limitrofo Brindisino. Tanto era dovuto e necessario dato il reiterarsi di segnalazioni da noi intercorse anche alla prefettura in cui confermiamo la preoccupazione in relazione alla gestione del centro Cara e Cpr di Restinco ormai incancrenita e non più’ rimandabile”. La risposta, ad onor del vero, non si è fatta attendere e i dispositivi sono arrivati.“I dispositivi di sicurezza da indossare per l’accoglienza degli ospiti di Restinco sono finalmente arrivati,- ha detto Chiara Cleopazzo della FP CGIL- Nonostante questo restano in servizio. L’unico ospite risultato positivo è in isolamento e i locali sono stati sanificati”. Questo un primo passo, perché a sentire il sindacato nel centro di Restinco vi sono molte altre criticità degne di nota.
“Ci sono tante altre criticità legate al contesto lavorativo. La prima tra tutte il cambio di capitolato per la gestione dei servizi all’interno del centro di accoglienza- sottolinea la Cleopazzo- Gli operatori lavorano con il minimo salariale al minimo delle ore che non sono sufficienti neppure per il loro sostentamento. Si tratta di 15 ore settimanali , una miseria se si pensa che si tratta di operatori che lavorano da anni in quel contesto. Ci si augura che con il cambio di appalto la situazione possa migliorare e finalmente i lavoratori possano avere una occupazione stabile. L’obiettivo è quello di ottenere un passaggio da 15 a 24 ore settimanali , per lo meno un part time adeguato e dignitoso in modo che si possa dare sostentamento a queste famiglie. La FP CGIL pone molta attenzione sulle tematiche del lavoro e della sicurezza, le buone pratiche vanno messe in campo . Si va per lavorare e non per morire” .
BrindisiOggi
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