INTERVENTO/ Lo si potrebbe definire “ il silenzio degli innocenti” lo stato di disagio vissuto da migliaia di cittadini a causa di una sanità, quella territoriale, al collasso. Rifiutati, abbandonati, umiliati persino condannati a scegliere tra la vita e la morte cosi’ si sentono i cittadini quando ad essere negati sono i servizi di prevenzione e di cura pur in presenza di sintomi riconducibili a patologie o peggio ancora a comprovate malattie gravi. Interminabili liste di attesa, prenotazioni bloccate, servizi inaccessibili ed attività ambulatoriali chiuse per mancanza di medici sono solo un spaccato di un’emergenza divenuta cronica nell’indifferenza generale. Per quanto sopra, l’Adoc di Brindisi, facendosi interprete dei fabbisogni dei cittadini, ha inoltrato per mezzo dell’avvocatura un atto di diffida alla ASL chiedendo nel contempo una disamina della situazione e l’adozione di provvedimenti non più procastinabili. L’emergenza sanitaria pare non abbia insegnato nulla, anzi! Si acuisce sempre più il divario tra territori relegando la nostra provincia tra le ultime a livello regionale sia in termini di strutture che di specializzazioni nonostante le criticità conclamate subite dalla popolazione. A colmare il vuoto lasciato dalla sanità pubblica neanche la sanità privata per i troppi no ricevuti negli anni ad investimenti sul territorio ed una politica disattenta nei confronti di un bene primario come la salute pubblica.
Adoc Brindisi
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