CELLINO SAN MARCO (da il7 Magazine di Lucia Portolano) Ha battuto il sindaco uscente del Pd Salvatore De Luca, e con oltre il 39 per cento ha vinto le elezioni comunali a Cellino San Marco. Marco Marra, dipendente di Sanitàservice, e sindacalista della Uil da oltre 32 anni, è il nuovo sindaco del paese di Al Bano. È sposato, ha due figli che studiano entrambi fuori, uno a Torino e l’altro a Roma, per questo il tema dei giovani è uno di quelli che gli sta più a cuore. Ha vinto con una lista civica espressione di più forze politiche trasversali: da Forza Italia, a Italia Viva sino ad esponenti del Movimento 5stelle, e c’era anche qualche ex centrosinistra.
Sindaco in che identità politica si riconosce?
“Non mi riconosco in nessuna forza politica. Non faccio politica da anni, e dopo 30 anni di sindacato ho deciso di candidarmi a sindaco del mio paese, perché voluto e sostenuto da un gruppo di amici. Provengono dal Partito socialista, ma ora non c’è più, e quindi sono lontano da altri partiti e movimenti”.
La sua maggioranza è composta da otto consiglieri di varie e contrapposte forza politiche. Come si fa a governare con tante anime diverse?
“Nella nostra lista Uniti per Cellino nessuno si è dichiarato appartenente a forze politiche. Siamo un gruppo unito ed abbiamo creato una famiglia. L’idea che ci unisce è quella di portare il paese ad un livello superiore. Siamo una squadra che rema tutta dalla stessa parte con l’obiettivo di portare Cellino fuori dall’immobilismo che lo ha visto in questi sei anni”
Tra le sue prime dichiarazioni il giorno della elezione ha detto che il paese ha finalmente tagliato con il passato. A cosa e chi si riferisce? E in che modo? Nel passato di Cellino c’è anche lo scioglimento del consiglio comunale per mafia.
“Mi riferisco a questi ultimi sei anni. Gli elettori hanno premiato me e non chi c’era prima, questo vuol dire che sono loro ad aver chiesto un taglio con il passato. Per lo scioglimento per mafia, sono passati ormai troppi anni, mi pare nove”.
Su cosa punta la sua azione politica amministrativa?
“Noi vogliamo il cambiamento, l’Italia va di corsa e dobbiamo essere un’amministrazione smart, ce lo impongono i tempi. Vogliamo creare dei progetti, fare investimenti e cogliere le occasioni dei finanziamenti dell’Unione europea e del governo centrale. Importanti saranno le risorse del pnrr. Puntiamo ad investire sui giovani, come tutti i paesi del sud dobbiamo combattere con una forte immigrazione giovanile. Servono opportunità. E queste si possono creare solo adottando una politica condivisa, e un’azione che veda l’unione dei comuni. Fondamentale è il parternariato tra pubblico e pubblico, e pubblico- privato. Questo è il nuovo futuro per chi vuole amministrare la cosa pubblica. E in questi sei anni tutto questo non sarebbe stato fatto”.
Quali le sfide?
Dobbiamo intercettare nuovi finanziamenti pubblici per sostenere progetti. Tra le sfide la rivalutazione del centro storico ma anche il progetto degli alberghi diffusi. L’intento è quello di aiutare i cittadini che hanno abitazioni in disuso e metterle in rete. Molti non sanno che a Cellino ci sono due hotel a quattro stelle, e poi ci sono le cantine, come Cantine due palme e quella di Albano Carrisi, a questo si aggiunge il parco acquatico. Bisogna mettere tutto in rete pe creare percorsi per attrarre turismo. Vogliamo agevolare i B&B e far in modo di aumentare le strutture ricettive.
Dopo una settimana dalla sua vittoria lei ha scelto la sua squadra di governo. Quali sono stati i criteri e quali sono le caratteristiche della giunta?
“Siamo un piccolo paese, ho scelto subito gli assessori. Insieme abbiamo stabilito che diventassero assessori coloro che avevano ottenuto più voti, quindi i più suffragati. Si tratta di brave persone tutte volenterose e con competenze. L’assessore ai Servizi sociali Lorenzo Mazzotta, ha una lunga esperienza. Poi ci sono due giovani Davide Montinaro all’Ambiente e Giada Occhibianco al Bilancio, Tributi e Spettacolo. Il vice sindaco è Marina del Foro, con delega Urbanistica e Attività produttive. Il presidente del consiglio Flavio Orsini. Lavoreremo per il bene dei cittadini di Cellino”
Cellino è famoso per essere il paese del noto cantante Albano, ma nonostante la forte pubblicità fatta dall’artista non è ancora riuscita ad essere attrattiva come altre località del Salento. Cosa manca?
“E’ mancato il rapporto tra la pubblica amministrazione e privati. Il mio sogno è portare la fiera del vino a Cellino, una tre giorni dedicata a questa nostra peculiarità. Lo faremo coinvolgendo le associazioni e le aziende produttrici. L’agricoltura e il vigneto è alla base dell’economia del nostro paese. Vogliamo sfruttare questa risorse per creare maggiore ricchezza e per diventare attrattivi”.
Quale è l’obiettivo che intende raggiungere in questi cinque anni?
Vogliamo una Cellino migliore con qualche posto di lavoro in più, portando qualche azienda ad investire sul nostro territorio. Questo è il paese di Al bano e abbiamo un buon vino. Cellino ha bisogno di essere pubblicizzata e valorizzata, e per fare questo, ripeto, dobbiamo mettere in rete le strutture già esistenti. E non solo in estate, ma anche in inverno, una destagionalizzazione del turismo. L’intento è quella di rendere Cellino un paese più dinamico”.
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