FRANCAVILLA FONTANA- Ritiro? Si. Ni. No! Si può riassumere così il pomeriggio vissuto pericolosamente da Maurizio Bruno nella veste di candidato sindaco del Pd di Francavilla Fontana. L’ex assessore provinciale della giunta Ferrarese, infatti, aveva manifestato, affidandola a uno status su Facebook, la sua voglia di fare un passo indietro a causa di un sms, a suo dire, “sufficiente a comprendere l’impossibilità di proseguire il progetto intrapreso”.
Dopo poche ore, in occasione della conferenza stampa del gruppo “Noi ci siamo”, prevista da qualche giorno per esprimere l’approvazione del movimento alla candidatura di Bruno, l’ancora candidato sindaco corregge il tiro spiegando che, dopo il suo sfogo sul social network, troppi sono stati i messaggi di affetto e vicinanza politica che lo hanno spinto ad andare avanti. Non è dato sapere, però, chi sia l’autore dell’sms galeotto. Probabilmente, chi ha orecchie per intendere, intenderà. Bruno, poi, si è soffermato più volte sui punti cardine che tracciano la sua rotta verso la poltrona di primo cittadino: l’abbandono delle vecchie logiche di partito; l’adozione di scelte forti nel Palazzo; la questione morale, stella polare del suo agire politico e conditio sine qua non per gli alleati.
La futura giunta, nelle previsioni di vittoria del candidato sindaco, sarà composta al 50% da donne e il 10% dell’indennità percepita sarà devoluto alla locale Caritas, consiglio rivolto a tutti i futuri amministratori, a dimostrazione della sensibilità verso i temi e i tempi della crisi. Bruno, poi, ha sottolineato l’amore per il suo partito, il Pd, chiarendo che nessuna spaccatura si è venuta a creare sul suo nome. Le condizioni di Maurizio Bruno per proseguire il percorso insieme al partito e agli eventuali alleati, messo in dubbio dai tanti interrogativi di Facebook, sono queste.
Bisogna capire, ora, se tutti quelli chiamati in causa dall’appello dell’ex assessore siano disposti a rispettarle.
Maurizio Distante
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