L’appello e la denuncia: “Luoghi lasciati al degrado e all’incuria, anche le Colonne romane al buio”

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Roberto Quarta ( componente Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia).

“Credo che una città rappresenti la propria casa al di fuori delle mura domestiche. E credo che, al di là del senso civico e comune cui spetta il rispetto dei luoghi pubblici, l’Amministrazione comunale abbia il compito e dovere di prevenire che gli spazi comuni ripieghino nel degrado e nell’incuria. Devo purtroppo constatare che esistono alcune zone della città consegnate all’abbandono come se si trattasse di inspiegabili sottrazioni al tessuto civile di strade, isolati, quartieri. Il tasso di civiltà si misura anche attraverso la cura degli spazi comuni e l’incuria, oltre che ingenerare un pericolo per l’incolumità, pone in essere un danno per la Pubblica Amministrazione e per la sua immagine. Mi trovo per questo a dover, mio malgrado, constatare che alcuni luoghi versano in uno stato di assoluta trascuratezza.
Penso al complesso ex Scuole Pie, alla via Tarantini o al Monumento ai Caduti della Grande Guerra in piazza Santa Teresa, le Colonne Romane lasciati al buio al punto da dare l’impressione che quel pezzo di città non esista o sia stato spento per non essere vissuto o più semplicemente per non meritare la giusta dignità. Il mio vuole essere pertanto un appello e una denuncia, in modo che l’Amministrazione comunale, attraverso l’assessorato ai Lavori Pubblici e gli uffici competenti, in estrema ratio, la persona del Sindaco, possa sollecitare la società partecipata competente, ad intervenire per far sì che questa porzione di città sia riconnessa ai canoni minimi della civiltà e del decoro. La città è soprattutto dei nostri figli e a noi spetta il dovere morale di migliorarla anche in quelle apparenze che tuttavia incidono nella qualità della vita, al fine di educarli al senso comune della convivenza e della condivisione e di non oscurare quella infinita bellezza che la città ci regala ogni giorno. Perché Brindisi non sia fatta di piazze illuminate e di stanze buie ma sia trattata, dai corsi ai vicoli, con la stessa attenzione e la stessa presenza”.

2 Commenti

  1. Pienamente d’accordo… aggiungerei, come zone lasciate al buio, parte del lungomare, ci sono tanti fari che non funzionano da mesi. Vi dò anche la soluzione…chiamate un elettricista!

  2. Mi dispiace doverlo ammettere, ma ha pienamente ragione! Il centro storico non è mai stato abbandonato a sé stesso come in questo periodo! Strade sporche, alberi che non vedono una potatura da anni, e nascondono con le loro chiome quei pochi lampioni che sono rimasti funzionanti….un invito per i teppisti!

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