BRINDISI – (da il7 Magazine di Lucia Portolano) Anche la città di Brindisi avrà un suo rappresentante nel consiglio regionale pugliese. A distanza di un anno dalle elezioni regionali Carmelo Grassi, candidato come indipendente nella lista del Partito democratico, conquista un posto nel parlamentarino pugliese. La Prefettura di Bari ha reso noti i verbali relativi al riconteggio delle schede così come chiesto con ordinanza del Tar del 29 settembre scorso in relazione agli eletti al consiglio regionale. Qualcosa cambia nell’assise di Michele Emiliano: entrano tre nuovi consiglieri, due di centrodestra quindi dell’opposizione, e il brindisino Carmelo Grassi per il Pd, e quindi in maggioranza. Insieme a Grassi ottengono uno scranno Antonio Scalera (candidato alle elezioni regionali con la lista Puglia Domani di Raffaele Fitto) e Vito De Palma di Forza Italia. Emiliano perde tre consiglieri. Andranno via dal consiglio regionale Giuseppe Longo della lista Con Emiliano (che ha perso un seggio), e Mario Pendinelli con Francesco Lanotte dei Popolari. La maggioranza diventa così di 27 consiglieri contro i 23 della minoranza, anche se di questi ultimi fanno parte i quattro consiglieri del Movimento 5Stelle passati subito dopo l’elezione con Michele Emiliano. Dei pentastellati all’opposizione è rimasta solo Antonella Laricchia, candidata presidente contro il governatore democratico. Quindi Emiliano può contare sempre su un’ampia maggioranza. La proclamazione dei neo consiglieri è prevista il 30 novembre. Gli emolumenti per i tre saranno calcolati da ottobre del 2020, quindi sarà recuperato l’intero anno ormai passato.
Carmelo Grassi era candidato da indipendente della lista del Pd della provincia di Brindisi, da sempre un esponente di sinistra, anche più a sinistra dei democratici con i quali si è presentato. Figura che in Regione molti danno vicino a Nichi Vendola, e a Brindisi è molto apprezzato da Left. Non è un mistero che durante le elezioni regionali qualcuno dicesse che era il candidato di Carmine Dipietrangelo (Left).
Un professionista molto conosciuto nel mondo della cultura e del teatro, per anni ha rivestito l’incarico di presidente del Teatro Pubblico pugliese. Attualmente è il direttore artistico del Nuovo Teatro Verdi. La sua professionalità trova riscontri in maniera bipartisan.
Nella lista del Partito democratico risultava il primo dei non eletti, si era fermato a soli 2864 voti. Durante la campagna elettorale aveva dovuto fare i conti con il fuoco amico, soprattutto nella città di Brindisi: da una parte gli avversari nello stesso partito, dall’altra i candidati di sinistra che hanno in qualche maniera bruciato la sua elezione imminente. Tutti alla fine hanno portato a casa un risultato deludente che aveva lasciato Brindisi orfana di rappresentanza nel consiglio regionale. Dopo il ricorso al Tar Grassi “viene così recuperato”.
Il Pd della provincia di Brindisi riesce così ad eleggere tre consiglieri: Grassi si aggiunge a Fabiano Amati e Maurizio Bruno. I consiglieri regionali del Brindisino diventano in tutto sei. Oltre ai democratici ci sono anche Mauro Vizzino di Mesagne (della lista Emiliano sindaco di Puglia), Alessandro Leoci di Carovigno (della lista Con Emiliano) e l’ex sindaco di Ceglie Messapica Luigi Caroli (di Fratelli d’Italia), l’unico rappresentante del centrodestra brindisino.
“Vado in consiglio regionale a rappresentare il nostro territorio, tutta la nostra provincia – spiega Carmelo Grassi – Dopo i miei 20 anni di esperienza anche con il Teatro pubblico pugliese, conosco bene la Regione, i suoi sistemi e i meccanismi. Spero di dare per questo un importante contributo. Mi metterò a disposizione per le politiche culturali, ma porterò le istanze dei problemi del mio territorio in tutti i settori cercando di trovare soluzioni”.
Subito dopo l’ingresso in consiglio regionale Grassi si dimetterà da direttore artistico del Nuovo Teatro Verdi: “Per ragioni di opportunità lascerò il mio ruolo nel Teatro Verdi – aggiunge – non sarebbe corretto nel caso in cui la Regione dovesse finanziare progetti per questo teatro”. In merito alla sua candidatura da indipendente nel Pd spiega: “Non ho mai fatto parte di un partito, ma il Pd era la casa giusta per me, io che ho sempre avuto idee di centrosinistra”.
Il segretario del Pd di Brindisi Francesco Cannalire tende a precisare che “con l’elezione di Carmelo Grassi tutto il centrosinistra di Brindisi sarà rappresentato in Regione”. Anche quella parte politica di sinistra, come Left, che è ormai fuori dalla maggioranza Rossi, e che nello stesso tempo ha adottato una linea dura e di protesta contro questa amministrazione.
“L’elezione di Carmelo Grassi è una notizia davvero positiva per il Partito Democratico di Brindisi – afferma Cannalire – e in generale per tutto il centrosinistra della città. È stata premiata la fermezza di tutto il circolo Pd di Brindisi che in maniera unanime ha individuato in lui, concorrendo in maniera determinante alla sua candidatura e al suo sostegno nelle fila del partito. La persona giusta, autorevole e conosciuta per la sua correttezza e il suo spessore morale a rappresentare la città. La scelta compiuta, alla luce degli ultimi risvolti, rivela la lungimiranza di tutte le iscritte e gli iscritti del circolo Pd di Brindisi che, ognuno per la propria parte, hanno lavorato perché ciò accadesse senza farsi condizionare da quelle “spinte” che avrebbero voluto che si compiessero scelte di persone ben al di sotto delle qualità che invece esprime l’uomo e il politico Carmelo. Non solo il Partito Democratico ma tutto il centrosinistra della città di Brindisi, adesso, può sentirsi rappresentato e sono certo che il consigliere regionale Carmelo Grassi potrà dare il suo determinante contributo alla necessaria pacificazione di tutta l’area riformista brindisina”.
Sulla elezione di Grassi è intervenuto anche Left Brindisi: “Left Brindisi lo ha sostenuto con impegno – si legge sul profilo Fb del movimento – perché è una presenza competente, concreta e seria di cui beneficerà tutta la comunità cittadina che Carmelo saprà unire e rappresentare al meglio nella sua interezza”.
Entrambe le forze politiche esprimono così soddisfazione e dichiarano il loro sostegno, che in termini numerici ha portato a Grassi però solo 2864 voti contro i 10407 di Fabiano Amati e i 3928 di Maurizio Bruno.
Commenta per primo