BRINDISI- E’ tornata a casa la salma di Vittorio Danese, il geometra brindisino di 41 anni, scomparso in mare il 15 marzo scorso, poi ritrovato privo di vita sull’isola di Scedro in Croazia. Domani mattina alle 9,30 saranno celebrati i funerali presso la chiesa del cimitero. Una tragedia che ha ancora dei lati oscuri.
Danese era partito dal porto di Brindisi il 15 marzo scorso a bordo di un motoscafo Thomson, risultato affittato, con lui c’era un albanese di 62 anni, Teodoraq Rexehepaj . Erano diretti in Albania, il perché è rimasto un mistero. A destinazione non sono mai arrivati. In mare si è consumata la tragedia, dopo il 15 marzo di Danese non si sono avute più notizie. Sino all’1 aprile quando sulla costa croata viene ritrovato il corpo del 62enne, riconosciuto dal figlio e grazie ai documenti che l’uomo aveva in tasca. Questi però riferisce agli investigatori del posto che suo padre non era solo, c’era un altro uomo. Per due mesi però resta il silenzio sul geometra brindisino. L’1 giugno arriva la brutta notizia si scopre che ad aprile era stato ripescato un uomo sull’isola di Scedro, questi aveva un particolare tatuaggio sulla caviglia. Le autorità croate che ormai avevano preso in mano le indagini contattano la famiglia Danese, purtroppo anche il geometra aveva un simile tatuaggio. Il viaggio in Croazia darà la triste conferma che si tratta proprio del 41enne, rimasto per oltre un mese e mezzo privo di vita in un ospedale di una città croata.
L’imbarcazione non è mai stata trovata. Dopo un mese e mezzo la famiglia è riuscita a riportarlo a casa, per l’ultimo saluto. Vittorio Danese, lascia la moglie, due figli piccoli e tanti amici che gli volevano bene.
Lu.Po.
Commenta per primo