BRINDISI- 50 opere di artisti contemporanei, sculture e dipinti di arte moderna incastonate in una chiesa del 700. Un connubio di stili che raccontano il passato ed il presente, di terre lontane e vicine. E’ questa la mostra proposta dal Museo Mediterraneo dell’Arte Presente allestita all’interno della chiesa di San Michele Arcangelo a Brindisi.
Da un lato una chiesa antica, un’opera architettonica da valorizzare, dall’altro le proposte di artisti contemporanei da far conoscere. Il direttore del Map, Massimo Guastella, tra l’altro docente Storia dell’Arte Contemporanea Università del Salento, ci ha spiegato che questo progetto in autunno aprirà le porte anche ad i non vedenti. Entro ottobre tutte le opere esposte saranno corredate di schede descrittive per i non vedenti affinchè l’arte sia davvero patrimonio di tutti. Non solo a tutti i visitatori sarà data l’opportunità di conoscere con il tatto l’opera esposta.
“Siamo solo all’inizio di questo grande progetto, l’idea è che questo contenitore di cultura sia aperto a tutti, visitatori e nuovi artisti a chiunque voglia sperimentare l’arte” ha detto Guastella.
Ed a proposito di nuovi esperimenti d’arte, una novità sono state le opere proposte da un architetto salentino Fulvio Tornese con le sue Pale d’altare. Tre tele collocate sulle pale delle tre altari della chiesa di San Michele Arcangelo che sostituiscono le tele sacre tradizionali. Colori e paesaggi urbani nei quali i protagonisti sono gli angeli. “Queste pale rispondono al site specific, a quell’idea cioè che ogni opera ha una sua collocazione- ha spiegato Tornese- questi dipinti sono nati per essere collocati proprio lì dove ora si trovano”.
Lu.Pez.
Video di Niccolò Lania
“Uno dei compiti principali dell’arte è sempre stato quello di creare esigenze che al momento non è in grado di soddisfare”. (W. Benjamin, da L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica)
Bravo Massimo, sono contento per te ed orgoglioso delle tue iniziative.
Continua a stare lontano dalla ” triade” che cerca ostinatamente di decretare in maniera inequivocabile la morte della cultura nella nostra città…….
in bocca al lupo