BRINDISI – Il 70, 5 per cento della popolazione della provincia di Brindisi ha completato il ciclo di vaccino anti Covid, 82, 7 per cento ha ricevuto la prima dose. La copertura degli ultra 80enne è del 91, 9 per cento, l’oltre 95 per cento ha ricevuto almeno una dose. Questo emerge dal report dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi. Dal 27 dicembre 2020 al 9 settembre 2021 sono state somministrate 545.374 dosi di vaccino, di cui 296.335 prime dosi e 249.039 seconde dosi; mediamente, sono state somministrate 2.172,8 dosi per giornata di vaccinazione.
Il 68% (201.455) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 15% (44.507) da AstraZeneca, il 13% (38.530) da Moderna e il 4% (11.843) da Janssen (Johnson&Johnson). Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 48,5% a persone al di sotto dei 60 anni; il 27,4% agli anziani, il 13,7% ai soggetti fragili; il 4,5% al personale sanitario; il 2,9% al personale scolastico; l’1,1% alle forze dell’ordine; l’1,9% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 47,4% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 29,6% agli anziani; per il 12,9% ai soggetti fragili; per il 5,1% al personale sanitario; per il 3,1% al personale scolastico; per l’1,2% alle forze dell’ordine; per lo 0,7% alle altre categorie.
Fino al 9 settembre i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 286.889 e di questi 244.629 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente all’82,7% e al 70,5%. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 95,6% e al 91,9% per il ciclo completo.
Sono 67.440 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 15.441 (22,9%) in ambito domiciliare. Il 18,5% (12.453) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,2% (17.644) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 27,4% (18.493) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 28% (18.850) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (47.805; 70,9%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (13.362; 19,8%), dai caregiver (1.309; 1,9%) e da altre categorie (4.964; 7,4%).
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