BRINDISI- “Con questa ordinanza la Regione dimostra improvvisazione rispetto all’organizzazione dell’assistenza sul territorio”, commenta così Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia, l’ordinanza con cui il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha imposto ieri il coinvolgimento dei medici di medicina generale nei pronto soccorso in affanno. “La medicina generale, il 118 e la medicina turistica vivono già un’emergenza per carenze di personale segnalate da tempo e mai risolte, nonostante le ripetute richieste di potenziamento – aggiunge Monopoli – i turni della continuità assistenziale non hanno copertura, tanto che i colleghi sono costretti a prolungare gli orari di lavoro per garantire il servizio e alcune postazioni rimangono scoperte. In molte zone mancano le guardie mediche turistiche e molte postazioni di guardia medica non hanno medici reperibili. Infine, i medici di famiglia non trovano sostituti né per le ferie né per le malattie”. “L’aspetto paradossale – prosegue – è che il rafforzamento della medicina generale, che è un efficace filtro tra i cittadini e gli ospedali, rappresenta l’unica vera soluzione per ridurre gli accessi al pronto soccorso. Se verremo chiamati a coprire i turni di pronto soccorso, non solo dovremo interrompere le attività non mediche, come il green pass, che con spirito di collaborazione e senso di responsabilità ci siamo assunti negli ultimi mesi, ma non saremo più in grado di garantire ai cittadini nemmeno la continuità dell’assistenza nei servizi essenziali, chiudendo i nostri studi”, conclude Monopoli.
BrindisiOggi
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