BRINDISI – ( da il7 Magazine di Lucia Portolano) Sarebbero bastati solo 25mila euro per riparare l’impianto elettrico che aveva provocato un corto circuito ad una plafoniera del secondo piano della biblioteca provinciale. Era il 23 novembre del 2016 quando i vigili del fuoco intervennero per un principio di incendio. Da allora la biblioteca è chiusa. Sono passati cinque anni, di manifestazioni, proteste e montagne di comunicati stampa. Rimpalli di responsabilità tra Regione e Provincia proprietaria degli immobile. Dopo la legge Delrio il settore Cultura, che prima era di competenza della Provincia, è passata in capo alla Regione con il trasferimento dei dipendenti, almeno quelli rimasti. Nel frattempo chi prima organizzava i sit in per la riapertura ora governa la città. Le manifestazioni si sono spente e gli studenti di Brindisi e della provincia sono rimasti senza il presidio di cultura. Nella sede di viale Commenda sono cresciute diverse generazioni. Luogo di studio ma anche di incontro nei pomeriggi invernali. In questi anni le cose per la biblioteca provinciale non sono cambiate. Dal 2016 la biblioteca non ha più aperto le porte, i ragazzi non possono avere accesso, e non è più possibile effettuare alcun prestito di libri. Un passo avanti è stato fatto con la ristrutturazione e la riqualificazione del piano terra e del primo piano. Per questo sono stati spesi quasi due milioni di euro grazie un finanziamento della Regione Puglia nell’ambito del Programma Community Library. I lavori sono partiti nel 2018 e si sono conclusi. La Provincia di Brindisi in questi giorni ha pubblicato il bando per gli arredi e apparecchiature informatiche per attrezzare piano terra e primo piano. Ma chi ha visto la struttura pone degli interrogativi sulla reale riapertura. I piani superiori, tra questi quello interessato al principio di incendio, sono inagibili. Nessuno è mai salito sopra per procedere a degli interventi di messa in sicurezza. Il soffitto sarebbe pericolante. al momento è puntellato per evitare che l’intonaco possa crollare. C’è un problema di agibilità della struttura.
Il rischio è che i primi due piani siano belli e pronti ed anche arredati, ma che l’edificio non possa riaprire perché inagibile. Il solaio è pericolante. I vigili del fuoco a novembre del 2016 dichiararono la biblioteca non agibile. Le condizioni strutturali del secondo piano ora sono anche peggiorate, e nessuno ha preso di petto la situazione nonostante la pericolosità sia ben nota alla Provincia che al polo che Bibliomuseale che dovrebbe gestire le attività.
In tutto questo c’è però una buona notizia, il 19 luglio ha riaperto la biblioteca dei bambini. Si tratta di un luogo di solo lettura dedicata ai bambini da 0 ai 12 anni, che si trova nello stesso comprensorio di viale Commenda. Per i dispositivi anti Covid possono avere accesso ragazzini. Grazie ad alcuni fondi sono stati comprati dei nuovi libri dedicati ai più piccoli. Mentre il patrimonio dei 130mila volumi che contiene la biblioteca potrebbe andare in parte perduto. I libri sono rimasti sugli scaffali tra la polvere ed i calcinacci.
Intanto a settembre 2019 il Comune di Brindisi, insieme alla Regione con il Polo Bibliomuseale hanno inaugurato un presidio di lettura presso l’ex convento Santa Chiara nel cuore del centro storico di Brindisi. L’iniziativa nasce grazie a un’intesa tra Regione Puglia, assessorato all’Industria turistica e culturale e Comune. L’idea era quella di dar vita ad uno spazio di condivisione e confronto per promuovere la cultura della lettura, in stretta connessione con gli istituti scolastici, l’Università e le associazioni del territorio. “Aprire un presidio di lettura a Brindisi, in attesa della restituzione alla collettività della biblioteca storica della città- aveva spiegato un anno fa il sindaco Rossi – era un atto necessario e condiviso sin dal primo giorno del mio insediamento con la Regione”.
Da qualche giorno il presidio di lettura, che era gestito dal personale del Polo Biblio museale, è passato all’associazione Yeahjasi Brindisi che gestisce già il resto dei locali dell’ex Convento Santa Chiara diventati sede della Casa della musica. L’associazione si era infatti aggiudicata un bando della Regione per l’utilizzo dell’antica struttura con la creazione di una Casa della musica. Il Comune di aveva candidato al finanziamento l’ex convento prevedendo questa destinazione d’uso. Yeahjasi attraverso il Teatro pubblico pugliese ha presentato un progetto anche per la sala di lettura ottenendo così la quasi gestione. Diecimila euro per sei mesi. Lo stesso Polo Bibliomuseale di Brindisi ha annunciato che “dal 19 luglio grazie ad un intervento assicurato da Regione Puglia, per il tramite del Teatro Pubblico Pugliese, si avvale anche dell’Associazione per i servizi relativi al presidio di Lettura, nell’ex Convento Santa Chiara, nei pressi di piazza Duomo. La proposta innovativa si esplicherà oltre che nella assicurare i normali servizi di pubblica lettura, anche tramite organizzazione di manifestazioni ed eventi per la valorizzazione degli spazi relativi alla stessa struttura”. Nella realtà dei fatti il personale del Polo Bibliomuseale non si occuperà più del presidio, e quindi sarà ritrasferito alla biblioteca provinciale, chiusa.
Yeahjasi è arrivata a Brindisi nell’estate del 2019 con l’evento musicale Yeahjasi Brindisi Pop Fest, un festival nato nel 2012 e che negli anni passati era stato organizzato presso l’exFadda di San Vito dei Normanni, laboratorio urbano dove era presidente l’ex assessore di Brindisi Roberto Covolo, oggi consulente speciale esterno del Comune. All’exFadda l’evento era sostenuto con fondi privati. Nel 2019 ottenne invece il completo sostegno dell’amministrazione di Riccardo Rossi che inserì il festival con un budget di 18mila euro per due giorni nell’estate brindisina.
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