ROMA – Manca solo la data di riapertura con il via libera del Comitato tecnico scientifico nazionale. Dopo di che potrà ripartire la stagione dei ricevimenti. Le linee guida sono state approvate dalla conferenza delle regioni e inviate al Cts di Franco Locatelli.
Obbligo di mascherine sempre, salvo al tavolo; si balla solo all’aperto e tavoli distanti tra loro almeno 2 metri. Queste alcune delle principali modifiche previste nelle nuove linee guida. Con il fiato sospeso migliaia di sposi, ma anche un intero settore economico che in Puglia movimenta un giro di affari di circa 1,5miliardi di euro all’anno. Nell’ultimo decreto sulle riaperture questo settore era stato completamente escluso. A quanto pare è solo questione di giorni. Il protocollo sulle nuove misure è allo studio del Comitato tecnico scientifico nazionale. Si tratterebbe solo di una presa d’atto e di stabilire una data di ripartenza. Sul tavolo dei tecnici è finita la bozza del protocollo redatta dal Comitato tecnico scientifico della Puglia per gli eventi presieduto da Michele Boccardi, presidente nazionale di Assoeventi Confindustria. Si tratta del protocollo già applicato lo scorso anno ma con un allegato più approfondito visto il peggioramento della situazione epidemiologica. L’1 marzo i ministri Roberto Speranza e Mariastella Gelmini avevano chiesto delle integrazioni alle precedenti linee guida visto il nuovo andamento epidemiologico. Dopo un mese la nuova bozza è stata redatta, e il 28 aprile è stata discussa nella Conferenza Stato regioni. La Conferenza ha emanato le nuove linee guida per il comparto delle cerimonie recependo il 90 per cento del documento pugliese.
Utilizzo obbligatorio delle mascherine in tutti gli spazi che non siano di somministrazione; si potrà ballare solo all’estero del locale; il distanziamento tra i tavoli, che lo scorso anno era di un metro, oggi diventa di due metri. Il numero degli ospiti sarà regolamentato in base alla capienza degli spazi, rispettando un metro di distanziamento tra ciascuna persona. Sarà necessario l’obbligo del tracciamento. Questo prevede la lista degli invitati a disposizione dei locali già 7 giorni prima dalla data dell’evento e da conservare per i 14 giorni successivi. Il buffet potrà essere realizzato ma senza self service, potrà infatti essere servito dai camerieri o dovranno essere inserite delle barriere di cristallo o in plexiglass tra le pietanze con interspazio di mezzo metro. Inoltre è previsto per scelta l’utilizzo del green pass, dove gli invitati dovranno essere muniti del certificato del vaccino anti Covid, o di un certificato della Asl che attesti di essere immunizzati almeno per quattro mesi, o dotati dell’esito del tampone effettuato 48 ore prima.
Lu.Po.
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