BRINDISI – Non demorde la società “Naturalestatocaotico Srls” che intende realizzare allo stadio Fanuzzi di Brindisi un concerto internazionale. Per ora oltre alle difficoltà della pandemia ci sono anche problematiche tecniche che riguardano lo stadio. Ma il progetto va avanti. L’idea è quella di creare un punto di riferimento per i concerti nel sud Italia, ed anche in Puglia. Insomma non solo il palaeventi, ma anche lo stadio potrebbe tornare ad ospitare concerti e spettacoli, così in passato. Anche se come spesso accade a queste latitudini, la burocrazia ostacola le idee. Si spera che sia solo un rallentamento.
E’ di questi giorni la notizia dei lavori di restyling per la struttura sportiva di Via Benedetto Brin predisposti dal Colmuen. Sono previsti lavori di adeguamento di parte della linea elettrica e dell’impianto audio; la sostituzione di proiettori in due Torri Faro e della tribuna coperta; il livellamento della pavimentazione delle aree retrostanti tribuna coperta e la curva sud; la realizzazione di un bagno disabili a servizio della tribuna centrale; l’integrazione degli idranti antincendio all’interno dell’area di gioco e la sostituzione e messa a dimora dei parapetti in ferro della gradinata. Tutte opere che renderanno agibile lo stadio per concerti di un certo spessore che attireranno spettatori da tutta Italia con un ritorno non solo d’immagine per la città, ma, soprattutto, economico per il tessuto commerciale e ricettivo (alberghi, bar e ristoranti) di Brindisi.
Nello scorso mese di gennaio la Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali Pubblico Spettacolo si è riunita per dare un primo parere e alcune indicazioni per poter svolgere un concerto che, per la città, sarà a costo zero visto che tutta l’operazione sarà a carico della società Naturalestatocaotico srls. La Commissione ha vagliato parte della documentazione depositata, dalla relazione tecnica alle tavole
grafiche con l’individuazione di tutti gli spazi: ingressi, uscite di sicurezza, area merchandising e la zona food and beverage. Sono state sollevati alcuni dubbi e prescrizioni, tra cui proprio i lavori di messa in sicurezza del “Fanuzzi”, ma da parte della società organizzatrice c’è tutta la volontà di voler risolvere, per quanto di propria competenza, tutte le osservazioni, disposizioni, norme e regole che sono e saranno sollevate dagli organi e dalle autorità competenti.
“E’ la prima volta – esordisce l’avvocato Roberta De Castro, legale della “Naturalestatocaotico” – che una società di Brindisi, con un investimento di capitali, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche e, soprattutto, umano vuole realizzare nella nostra città. E mi piace sottolineare che tutte le professionalità attualmente coinvolte e quelle che saranno “chiamate” successivamente, sono solo ed esclusivamente di Brindisi. Dal punto di vista finanziario, la realizzazione di qualsiasi evento ha la necessità di offrire garanzie economiche e anche di serietà, di affidabilità e responsabilità. Ecco perché – conclude l’avvocato Roberta De Castro – credo che tutta la città debba collaborare alla riuscita del progetto”. Intanto, pur con le ristrettezze imposte dalla pandemia, si guarda avanti: in Spagna, a Barcellona, per esempio è stato effettuato un test di concerto live per un pubblico “ridotto”. Quasi come accadeva prima della pandemia da Covid-19, si è tenuto nella città catalana un concerto senza distanziamento sociale. Tutti i partecipanti, circa 5mila persone, sono stati prima sottoposti a un test antigenico. Solo 6 sono risultati positivi e non hanno potuto, quindi, accedere al Palau de Sant Jordi, dove è andato in scena lo show di una band rock. Segno che anche attenendosi a nuovi e determinati protocolli si può riprendere e mettere in moto la carovana dello spettacolo in vista dell’estate 2021.
La richiesta avanzata dalla “Naturalestatocaotico Srls” sta facendo parlare molto gli addetti ai lavori non solo a livello nazionale: Brindisi, come location nel Sud Italia, è una novità e potrà essere un punto di riferimento internazionale per i grandi eventi. A dir la verità, anche altre località della Puglia, hanno sondato la possibilità di poter ospitare eventi. Ma gli organizzatori credono che il primo concerto a Brindisi potrà essere l’apripista per una nuova fase positiva della città.
BrindisiOggi
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